Mentre nel nostro paese la disoccupazione è ai massimi storici, è normale che i giovani guardino alla scelta dell’università con un po’ più di consapevolezza.
Dal momento che è evidente che una laurea non basta più, i ragazzi cercano di farsi un’idea su quale corso di studi dia qualche minima garanzia in più di non rimanere disoccupati dopo anni di studi e fatiche.
A questo proposito può tornare utile la XVI indagine portata a termine da Almalaurea, che raccoglie un panorama di 64 università italiane che rappresentano l’80% degli studenti nostrani.
A fronte di un 28% di giovani disoccupati che si sono fermati al diploma, i laureati vantano un tasso di impiego di 13 punti maggiore rispetto ai coetanei e anche retribuzioni superiori del 48%.
A 5 anni dalla laurea per tutti i togati l’occupazione è vicina al 90%.
I giovani con maggiori prospettive di successo escono dalle università di:
che vantano medici, giuristi e umanisti che raggiungono prima i loro obiettivi spiccando su tutti gli altri.
Da segnalare anche le università di:
sia per carriera che per didattica. Non dimentichiamoci però del Politecnico di Milano che rifulge nel settore scientifico-tecnologico.
Anche al Sud infine ci sono ottimi atenei, solo che successivamente i loro laureati fanno più fatica a trovare un posto nel luogo dove vivono e hanno studiato.
Almalaurea non considera le Università non statali, però secondo la società specializzata Job Pricing la Bocconi è l’università capace di assicurare le migliori retribuzioni postume. Le cifre si aggirano sui 44 mila-100 mila Euro annui lordi. Anche alla Cattolica le cose non vanno male: i guadagni sono tra i 35 mila e i 98 mila. Chi si laurea a Cagliari invece fa vita grama: 27 mila Euro.
Per quanto riguarda invece gli indirizzi con cui andare più sul sicuro non vi stupirà apprendere che le lauree meglio remunerate sono in:
Già nel primo anno dopo la laurea questi fortunelli guadagneranno 10 mila Euro in più dei coetanei umanisti.
Ora forse vi starete chiedendo quali sono le università dove si cercano geni e persone su cui investire. Presto detto:
Alla Bocconi il 94% degli ex studenti viene assunto entro il primo anno, mentre la percentuale “scende” al 92% se si parla del Politecnico. Tra i 150 atenei nel mondo che vengono setacciati per cercare talenti figurano:
All’interno del convegno di Almalaurea si è dibattuto del ruolo delle nuove generazioni puntando, in particolar modo, all’imprenditorialità dei laureati che andrebbe sostenuta:
Dopo aver letto tutti questi dati care unimamme, quale strada consigliereste di intraprendere ai vostri figli? Magari potreste ulteriormente aiutarli guardando quali sono le top italiane.
Nella vita non c’è mai nulla di definitivo ma cominciare col piede giusto non sarebbe male giust0?
(Fonte: Corriere.it)
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