Sappiamo tutti quanto ridere faccia bene alla salute. Ma come si può ridere senza pensieri se il nostro sorriso non è sano? Il Ministero della Salute ha rilasciato un aggiornamento delle “Linee Guida Nazionali per la promozione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali in età evolutiva” un titolo altisonante per presentare però alcune regole base, spesso conosciute ma non seguite, che consentono la cura della bocca e la conservazione del nostro sorriso.
I dati da questo punto di vista sono incoraggianti: anche se 1 bambino su 5 a 4 anni ha una carie e 1 su 4 a dodici anni, questi dati sono in linea con i traguardi fissati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e rispetto ai passati decenni segnano un miglioramento su scala nazionale.
Conoscerla per combatterla e prevenirla è la giusta strada! Direttamente dalle nuove linee guida leggiamo: “La carie è una patologia multifattoriale a carattere infettivo. Un disequilibrio dell’ecosistema orale si determina quando le specie batteriche cariogene, in particolare streptococchi del gruppo mutans (sm) e Lactobacilli, aumentano numericamente a discapito delle specie saprofite. …La sola terapia della lesione cariosa, cioè la cura del segno clinico della malattia, non influisce, se non marginalmente, sullo stato infettivo; ciò comporta che il rischio di sviluppare nuove lesioni cariose persiste, se non s’interviene sulle cause della malattia. Una corretta gestione della carie deve, pertanto, prevedere una valutazione del rischio individuale di sviluppare nuove lesioni cariose. I fattori eziologici che concorrono a sviluppare la carie sono molteplici. La malattia, infatti, si sviluppa attraverso una complessa interazione nel tempo tra i batteri acidogeni e i carboidrati fermentabili introdotti con la dieta e fattori legati all’ospite, quali la saliva. A questi fattori se ne aggiungono altri … Un’elevata concentrazione di batteri cariogeni, abitudini alimentari inappropriate, un inadeguato flusso salivare, un’esposizione al fluoro insufficiente, una scarsa igiene orale e un basso stato socio-economico sono riconosciuti come importanti fattori di rischio per la malattia.”
Tra i più ovvi ci sono ovviamente:
Il rischio di sviluppare una carie infatti aumenta se nell’arco della giornata mangiamo più di quattro volte qualcosa di dolce. E per dolce vengono incluse anche le bevande e le bibite. Attenzione quindi a cosa bevono i nostri figli.
Un altro fattore di rischio è la presenza nella bocca di apparecchi o altre installazioni di ortodonzia: sebbene questi innesti facciano del bene alla salute della persona è bene ricordare che la bocca richiede in questi casi una maggiore attenzione e cura.
La prevenzione è importante: un solo elemento dentale cariato rappresenta un fattore di rischio per l’insorgenza di nuove lesioni cariose.
Un controllo dal dentista o una pulizia dei denti sono raccomandati specialmente con l’avanzare dell’età.
E’ confermato anche dalle linee guida che il chewing-gum è consigliato per la salute orale. Tra gli effetti benefici ci sono:
Sempre nelle linee guida si legge: “La stimolazione salivare ottenuta utilizzando un chewing-gum dopo un pasto aumenta, inoltre, la concentrazione di ioni bicarbonato, causando un’elevazione del pH della placca batterica e migliorando la capacità tampone complessiva. La saliva stimolata, in più, si presenta in uno stato di sovra-saturazione minerale, promuovendo, quindi, il processo di remineralizzazione …Ad oggi, la maggior parte dei chewing-gum sugar-free in commercio viene dolcificata con polioli (polialcoli) o dolcificanti artificiali in sostituzione di saccarosio e fruttosio per evitarne l’effetto cariogeno. o xilitolo, in particolare, presenta un’importante attività cario-preventiva…anche a lungo termine.”
Non dimentichiamo unimamme che la salute dei nostri denti è importante perché influisce pesantemente sulla qualità della vita: averne cura da piccoli significa avere il sorriso anche da adulti!
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