Sembra un consiglio che darebbe una nonna più che una prescrizione medica, invece il pediatra Robert Zarr ha preso l’idea molto seriamente e ha cercato il modo migliore per applicarla. Circa il 40% dei giovani pazienti di questo dottore sono infatti obesi o sovrappeso e questo lo ha portato a prescrivere un’attività fisica molto specifica per ognuno di loro.
I benefici dell’attività fisica sono tangibili
Kelssi Aguilar aveva 13 anni quando si è recata da Zarr la prima volta. “Doveva prendere l’autobus fino al treno, poi dopo il treno un altro autobus per raggiungere la scuola” racconta il dottore “così le ho prescritto di camminare il tratto del secondo autobus da casa a scuola“.
La reazione della ragazza non è stata delle più entusiaste: “Mi ha detto di camminare per quattro isolati e io ho pensato subito che si trattava di 40 minuti di camminata ed ero troppo pigra per farlo. Pensavo che sarei arrivata a scuola in ritardo“. In realtà la prima volta Kelssi è arrivata con 10 minuti di anticipo e ha continuato a fare a piedi l’ultimo tratto.
Il dottore conferma che da uno stato di obesità Kelssi ora è rientrata nella categoria dei sovrappeso ottenendo un grande risultato. Il dottore non si è fermato a un caso isolato. Ha deciso di costruire un database di parchi pubblici collegabile alla tessera sanitaria dei ragazzi, in modo da prescrivere le giuste camminate a ognuno di loro.
Lo sviluppo del database dei parchi pubblici
Il progetto di Zarr ha riscosso successo e nonostante altri progetti di “prescrizione di parchi” siano stati attivati, il suo è ancora il database più ampio. Il direttore del Centro di Prevenzione per l’Obesità di Austin, in Texas, il dottor Stevan Pont, racconta come sia d’aiuto per i ragazzi entrare a contatto con la parte più naturale del territorio, dato che molti di loro se ne sono allontanati per colpa della vita cittadina. Ovviamente è in atto anche un’opera di prevenzione per rendere i parchi ancora più sicuri.
E in Italia?
La natura è un importante medicinale. Camminare, un passatempo che spesso consideriamo a uso soltanto delle persone anziane, aiuta anche i ragazzi a tornare in contatto con la natura e rimettere in movimento il proprio corpo: aspetto che non è più trascurabile dato l’incredibile aumento di casi di obesità o sovrappeso tra ragazzi presenti anche nel nostro paese.
In famiglia possiamo prendere lo spunto per organizzare gite meno sedentarie e fare del tempo libero passato insieme un’occasione per vivere la natura e la bellezza dei nostri parchi.
E voi unimamme, che ne pensate? Approfittiamone tutti insieme, non potrà che farci bene!
(Fonte: www.npr.org)