Quante volte vi sarà capitato di separare figli, cugini e bambini che litigavano tra di loro, pensando magari di fare bene e cercare di intervenire come moderatore. Non fatelo.
Da quanto emerso da un convegno dal titolo Litigare bene i litigi per i bambini sarebbero invece salutari, anzi li aiuterebbero a crescere. Così la pensa Daniele Novara, fondatore del Centro Psicopedagogico per la Pace.
Innanzitutto i ricercatori hanno evidenziato che i bimbi hanno ottime capacità di autoregolazione, ovvero sono capaci di riappacificarsi anche dopo i peggiori litigi e lo fanno in un tempo ragionevole e senza successive ripercussioni.
Gli scienziati hanno osservato che farsi i dispetti per i piccoli significa conoscere il mondo e se stessi, un modo per mettere alla prova se stessi, i propri limiti e quelli degli altri e capire, per esperienza diretta che se si cede agli insulti o alla violenza si riceve lo stesso trattamento.
Importante però è che l’adulto non intervenga per correggere o fornire la giusta soluzione al conflitto, altrimenti i bambini non impareranno mai.
Con il termine maieutico tradizionalmente si indica il metodo dialogico che era tipico di Socrate, il quale si sarebbe comportato come una “levatrice” per far partorire la verità aiutando a determinarla in modo autonomo.
Questo processo, applicato all’educazione dei bambini consiste nel:
Gli adulti non devono assolutamente fornire la “soluzione” del litigio altrimenti si rivolgeranno sempre ai grandi per sapere cosa fare.
Bisogna aggiungere anche che il termine conflitto deriva dacum-fligere con il suo prefisso indica lo stare insieme, lo scontrarsi insieme. In questo delicato momento, in cui i pedagogisti ricercano un progetto educativo comune ci si concentra sull’affrontare i conflitti in modo consapevole facendoli diventare occasione di crescita.
Gli esperti forniscono alcuni:
Tutto questo si basa su un presupposto importante, ovvero che fino a 6 anni non vi è davvero intenzione di far male. Anche fino a 10 anni, comunque, si può resistere alla tentazione di intervenire.
I benefici, per il bambino, saranno quelli di cominciare a vedere le cose da un altro punto di vista e avrà relazioni migliori con gli altri.
Come riportato nel libro “Litigare fa bene” di Daniele Novara, il metodo maieutico appare un approccio naturale e creativo per aiutare i piccoli a vivere bene i conflitti e gestirli nelle esperienze quotidiane che si verificheranno di frequente nel corso della vita.
Grazie a questo metodo inoltre, si auspica che i bambini sviluppino una predisposizione alla ricerca della pace tra le persone, tra popoli e minoranze.
Non sarebbe bello un mondo in cui gli adulti avessero come obiettivo trovare una soluzione ai conflitti invece che esacerbarli e passare subito alla violenza?
E voi unimamme cosa ne pensate?
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