Care unimamme, oggi festeggiamo Gaetano, nome che deriva dal latino Caietanus ovvero “abitante di Gaeta”, città in provincia di Latina che, secondo la leggenda, deve il suo nome a Caieta, la nutrice di Enea, che visse, morì e fu sepolta in quel luogo.
Questo nome un tempo era molto diffuso soprattutto in Toscana, più specificamente nella città di Firenze, oggi invece è prevalentemente presente al Sud, grazie alla venerazione verso san Gaetano di Thiene.
Chi porta questo nome è una persona molto riflessiva. Gaetano è un sognatore, un idealista. Su Gaetano si può sempre contare.
Varianti del nome:
- Gaietano
- Caetano
I simboli associati al nome sono:
- numero fortunato: 3
- colore: giallo
- pietra: topazio
- metallo: ferro
Santo del giorno: San Gaetano da Thiene
Per quanto riguarda il santo, il 7 agosto, si festeggia San Gaetano Thiene (Vicenza, ottobre 1480 – Napoli, 7 agosto 1547), presbitero italiano, cofondatore dell’Ordine dei Chierici Regolari Teatini.
Gaetano nasce in una famiglia nobile dal Conte Gasparo e da Maria da Porto. Chiamato così in onore dello zio Gaetano, canonico e professore all’Università di Padova, nativo di Gaeta. Nel 1492 rimane orfano di padre.
Il 17 luglio del 1504 si laurea presso l’Università di Padova dove consegue la laurea in utroque iure, titolo assegnato ai laureati in diritto civile e in diritto canonico. Anche se iscritto nell’albo degli avvocati Gaetano non esercita la professione e preferisce seguire la sua vocazione religiosa contro il volere della madre che, avendo già perduto due figli maschi, ha riposto su di lui le speranze di veder aumentare la famiglia.
Nel 1505 Gaetano si fa promotore dell’edificazione della chiesa di Santa Maria Maddalena a Rampazzo nella tenuta di famiglia. Nel 1507 si stabilisce a Roma, dove dimora assieme al futuro cardinale Giovanni Battista Pallavicini, vescovo di Cavaillon, presso la chiesa di San Simeone ai Coronari.
Gaetano presso la Curia Romana ricopre gli incarichi di scrittore delle lettere pontificie e protonotario apostolico ed ha un ruolo importante nel riportare la pace tra la Santa Sede e la Repubblica di Venezia, dopo la guerra della Lega di Cambrai. Per questa sua mediazione si guadagna la stima di papa Giulio II, che in un documento pontificio descrive Gaetano come un “figlio diletto” e “nostro famigliare”.
A Roma, Gaetano si iscrive all’Oratorio del Divino Amore e partecipa in modo attivo alle riunioni che si tengono nella chiesa di Santa Dorotea presso l’ospedale di San Giacomo degli Incurabili.
Tra il 27 e il 29 settembre del 1516, in seguito a una particolare dispensa concessagli da papa Leone X, riceve gli ordini minori e il diaconato e il 30 settembre successivo, in occasione della festa di san Girolamo, patrono del suo casato, viene ordinato sacerdote da Francesco Bertoli, vescovo di Milopotamo.
Il sacerdote Gaetano nel 1519 ritorna nella sua nativa Vicenza ed entra a far parte della compagnia dei Santi Clemente e Girolamo. Qui ristruttura l’ospedale della Misericordia e lo fa aggregare all’ospedale di San Giacomo. Si trasferisce, poi, a Verona dove si aggrega alla compagnia del Santissimo Corpo di Cristo e dove fonda un nuovo ospedale degli incurabili.
Gaetano, nel 1527, ritorna a Roma e con i suoi compagni dell’Oratorio del Divino Amore, Gian Pietro Carafa (futuro papa Paolo IV), Bonifacio de’ Colli e Paolo Consiglieri, formano una nuova fraternità di sacerdoti con il fine di riformare il clero e di restaurare e applicare una regola primitiva di vita apostolica. Gaetano e i suoi compagni fondano così un nuovo ordine religioso, il primo degli ordini di chierici regolari sorti durante il periodo della Controriforma, l’Ordine dei Chierici Regolari Teatini chiamati così perché Gian Pietro Carafa è vescovo di Chieti (in latino Theate).
Durante il sacco di roma, nel 1527, Gaetano e i suoi compagni, vengono imprigionati nella Torre dell’Orologio in Vaticano da dove riescono provvidenzialmente a fuggire per Venezia, dove si stabiliscono presso la chiesa di San Nicola dei Tolentini.
Nel 1533, insieme a Giovanni Marinoni, Gaetano si reca a Napoli per fondarvi una casa dell’ordine e, nel 1538, il viceré Pedro de Toledo concede loro la basilica di San Paolo Maggiore. Nella città di Napoli Gaetano cura la formazione dei sacerdoti impegnati nel locale ospedale degl’Incurabili, dirige il monastero delle domenicane della Sapienza (fondato da Maria Carafa, sorella di Gian Pietro), guida Maria Lorenza Longo nella fondazione delle monache Cappuccine e contrasta la diffusione delle dottrine eterodosse.
Gaetano muore nel 1547 proprio nella città di Napoli.
Papa Urbano VIII lo beatificò l’8 ottobre del 1629 e Papa Clemente X lo proclamò Santo il 12 novembre del 1671.
San Gaetano è invocato come il “Santo della Provvidenza”.
È patrono e titolare delle congregazioni delle Povere Figlie di San Gaetano, delle Suore della Provvidenza di San Gaetano Thiene e della Pia Società di San Gaetano.
Unimamme se avete deciso di chiamare vostro figlio come questo Santo che rinuncia alle sue ricchezze per servire il suo Dio gli auguriamo la sua stessa tenacia e la sua stessa consapevolezza. Buon onomastico!!!