Care unimamme, oggi festeggiamo Elisabetta.
Il nome deriva dall’aramaico Elischeba e significa “colei che giura per Dio“. Elisabetta era anche la madre di Giovanni Battista e la sua notorietà risale appunto ai primi secoli dal momento che i cristiani erano molto devoti alla madre del Battista.
Le bambine con questo nome, solitamente sono persone posate, ma anche molto divertenti. Coltivano numerosi interessi, sia in ambito sportivo che lavorativo, con una certa inclinazione per le attività che possono svolgere da sole.
Varianti del nome:
- Isabella
- Betta
- Lisa
- Elisa
- Isa
I simboli associati al nome sono:
- numero fortunato: 9
- colore: arancio
- pietra: ambra
- metallo: oro
Santo del giorno: Beata Elisabetta Renzi
Oggi si festeggia la Beata Elisabetta Renzi, nata a Saludecio, sulle colline del riminese, nel 1786 da una famiglia benestante.
Secondo la tradizione dell’epoca Maria Elisabetta, questo il suo nome completo, entra nel monastero delle Clarisse come educanda.
L’insegnamento delle suore le lascia una profonda impressione e infatti è proprio in questo contesto che Elisabetta comincia a sentire la presenza di Dio, agevolata dalla devozione spirituale della sua famiglia.
A 21 anni Elisabetta chiede di poter entrare nel Monastero delle agostiniane di Pietrarubbia. Purtroppo nel 1810 Napoleone fa sopprimere questo monastero ed Elisabetta, suo malgrado, fa ritorno in famiglia.
Mentre va a cavallo viene sbalzata a terra e rimasta incolume interpreta questo avvenimento come un segno di una ulteriore chiamata verso Dio. Nel frattempo, sua sorella di soli 20 anni muore. A questo punto Elisabetta, dietro suggerimento del suo direttore spirituale Don Vitale Corbucci decide di dedicarsi alla missione di educatrice andando a Coriano dove vi è un Conservatorio, una scuola per ragazze povere.
La giovane si adopera con tutte le sue forze per unire il Conservatorio di Coriano con l’opera delle Canossiane. Santa Maddalena di Canossa visita spesso Coriano, entrando in contatto Elisabetta. Dietro suo suggerimento Elisabetta assume la direzione del Conservatorio diventando Superiora della piccola Comunità.
Instancabile, Elisabetta traccia anche alcune norme della vita spirituale con il regolamento delle “povere del Crocifisso” insistendo sul necessario distacco dal mondo per vivere a più stretto contatto con lo spirito della croce.
Nel 1839 Elisabetta Renzi e dieci compagne offrono la loro vita a Dio e ai fratelli con la professione dei Consigli evangelici. Dopo Coriano Madre Elisabetta fonda anche la Comunità di Sogliano al Rubicone, Roncofreddo, Faenza, Savignano di Romagna e Mondaino.
Muore nel 1859 all’età di 72 anni e viene proclamata Beata dal Papa Giovanni Paolo II nel 1989, mentre i suoi resti sono conservati nella Cappella della Casa Madre a Coriano, come si legge su Santi e Beati. Attualmente è in corso uno studio per il riconoscimento di un miracolo con la speranza che un giorno diventi Santa.
Allora unimamme, convinte per questo dolcissimo nome dalle ascendenze tanto “nobili”?