Secondo il dottor David Whitebread, uno specialista psicologo cognitivo per i primi anni di sviluppo presso l’università di Cambridge, lasciare i bambini giocare in autonomia aiuta il loro sviluppo e migliora il loro rendimento scolastico.
Sempre lo stesso specialista dice che cercare di far bruciare le tappe ai più piccoli, insegnando loro discipline anzitempo, è, in realtà controproducente poiché in questo modo si soffocano le loro iniziative. Bisogna solo “instradarli”, ovvero fornirgli dei giochi da utilizzare poi in piena libertà e autonomia.
Dal sondaggio condotto su 1.100 genitori con figli di età compresa da 0 a 3 anni si è dedotto che
Il dottor Whitebread tranquillizza tutti coloro che vivono grandi sensi di colpa per il poco tempo dedicato al gioco sostenendo che i bambini di oggi hanno una vita molto più strutturata dei loro coetanei delle generazioni precedenti, hanno tanti stimoli e troppi giocattoli, per cui bisogna lasciare che i bimbi inventino i loro giochi se si vuole che gli stessi diventino, poi, adolescenti più preparati.
Questa indagine avvalora un’altra ricerca condotta dagli psicologi infantili della Università del Colorado che, dopo uno studio condotto su un gruppo di bambini di 6 anni, sostengono che “organizzare le giornate ai nostri figli in ogni loro momento libero pregiudicherebbe le loro funzioni cognitive, cioè limiterebbe le capacità dei singoli bambini a cavarsela da soli”.
E allora lasciamo che scelgano da soli come e con che cosa giocare!
E voi, unimamme, come trascorrete il vostro tempo libero con i figli?
(Fonte: dailymail)
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