Care unimamme, oggi festeggiamo Agostino.
Il significato di questo nome deriva dal latino “Augustinus”, diminutivo dell’originale “Augustus”, l’italiano Augusto. Il significato di Augustus è “maestoso“, “augusto“, “venerabile“. Si tratta di un diminutivo quindi, ma diffuso in forma di nome a se grazie all’importanza di una delle personalità più influenti nello sviluppo del Cristianesimo, Sant’Agostino, di cui parleremo.
Chi si chiama Agostino è una persona erudita, buona di animo ed al servizio degli altri. Dotato di sottile intelligenza ed ottima capacità mnemonica e gli è facile sviluppare grandi successi. In amore ha bisogno di un partner che sappia comprenderlo, non è facile stargli dietro perché tende ad essere misterioso, ma se ama lo fa completamente.
Varianti del nome:
- Agustin
- Augustin
Simboli associati al nome
- numero fortunato: 4
- colore: verde
- pietra: smeraldo
- metallo: ferro
Il Santo del giorno: Sant’Agostino
Per quanto riguarda il santo oggi ricordiamo l’illustre filosofo, dottore e santo della chiesa Aurelio Agostino d’Ippona, conosciuto come Sant’Agostino.
Nato a Tagaste, nell’attuale Algeria, il 13 novembre 354, Agostino è figlio di Santa Monica, importante figura del cristianesimo ricordata per una particolare coincidenza proprio il giorno prima del figlio, il 27 agosto.
La vita di Sant’Agostino e della madre Monica, saranno sempre legate. Di lei il figlio fu anche biografo.
La sua vita è stata molto ricca di avvenimenti che possono essere ben riassunti dalle parole di Antonio Livi, saggista italiano che lo descrisse come “il massimo pensatore cristiano del primo millennio e certamente anche uno dei più grandi geni dell’umanità in assoluto”.
Tra tutti i suoi gli scritti citiamo le famose Confessioni e La città di Dio.
Giunto alla conversione per influenza della madre Monica, Agostino recepì dai suoi genitori due opposte visioni del mondo: il padre infatti era una persona dissoluta, infedele, atta agli scandali. Questo ha maturato in lui un forte conflitto narrato da lui stesso nelle sue opere. Spesso dominato da una profonda inquietudine e da un senso di quasi attrazione per il peccato, prevalse infine in lui la linea della madre. Tre grandi concetti sono sempre restati profondamente incisi nella sua anima: l’esistenza di una Divina Provvidenza, l’esistenza di una vita futura con terribili punizioni e, soprattutto, Cristo il Salvatore.
Tante furono però le distrazioni soprattutto durante la sua vita a Cartagine verso il 370. Qui ogni situazione che gli capitava lo portava a deviare sempre di più il corso della sua vita: le molte seduzioni della grande città che era ancora per metà pagana, i teatri, l’ebbrezza del suo successo letterario ed uno smisurato desiderio di essere sempre il primo. Appassionandosi di filosofia, qui ha iniziato a studiare la maggior parte dei testi principali della cultura ellenistico-latina, tra cui Platone. Ha trascorso gli anni della sua gioventù nella ricerca insaziabile del senso della vita.
Proprio questa spasmodica ricerca lo ha fatto approdare al Maniachesimo, una religione radicalmente dualista in cui la contrapposizione del simbolo della Luce e delle Tenebre, influiscono in ogni aspetto dell’esistenza e della condotta umana. Diventato massimo esponente e divulgatore di questa dottrina, ha sviluppato in questo periodo il massimo delle sue facoltà letterarie.
All’età di 29 anni, non sapendo resistere al fascino dell’Italia, si è trasferito prima a Roma e poi a Milano dove ha incontrato Sant‘Ambrogio, e cominciato a seguire le sue prediche. Proprio da Sant’Ambrogio ha ricevuto il battesimo.
Nel 387 decise di ritirarsi in solitudine in Africa ma non appena giunto ad Ostia la madre Monica, che lo aveva seguito, morì. Agostino, allora, rimase per molti mesi a Roma occupandosi principalmente della confutazione del Manicheismo. Tornò in Africa solo nell’agosto del 388. Qui decise di dedicarsi completamente a Dio e venduti i suoi beni si è ritirato in un terreno per condurre una vita comune in povertà, in preghiera, e nello studio della letteratura sacra.
Agostino fu ordinato sacerdote nel 391 e fondò un monastero a Tagaste. Il suo ministero sacerdotale durato cinque anni fu molto fruttifero. Diventò vescovo di Ippona nel 395 e in questa veste comprese bene come combinare l’esercizio dei suoi doveri pastorali con l’austerità della vita religiosa e, sebbene avesse lasciato il suo monastero, la sua residenza episcopale divenne un monastero dove visse una vita di comunità con il suo clero. La casa episcopale di Ippona è divenuta così per opera sua un vero vivaio per i nuovi fondatori di monasteri che presto si diffusero in tutta l’Africa e per i vescovi che occupavano le sedi vicine.
La sua influenza sulla dottrina era destinata a durare molto a lungo ed ha lasciato la sua impronta su tutti i concili africani ai quali ha preso parte (398,401,407, 419, 416, 418).
Agostino, come il filosofo Socrate, sostenne l’intellettualismo etico, ossia che il male si manifesta per ignoranza, ed esclude nuovamente il male dalla natura divina perché questa è onnisciente.
Colpito da una malattia fatale, morì il 28 agosto del 430 all’età di 75 anni.
Nel 718 il suo feretro, venerato per secoli a Cagliari (dove era stato portato da esuli fuggiti all’invasione vandala del Nordafrica), è stato traslato a Pavia dove è ancora custodito nella basilica di San Pietro in Ciel d’Oro.
Care unimamme vi piace questo diminutivo divenuto nome per mezzo della forza intellettuale e storica di questo grande personaggio? Conoscevate la storia di Sant’Agostino e la sua vita così ricca e importante?