Come si riconosce una vera imprenditrice?
Attenzione perchè stiamo per dirvi una cosa a cui stenterete a credere: una vera imprenditrice si riconosce dalla lunghezza del suo dito anulare!
Eh già, infatti, da una ricerca condotta dagli economisti Aldo Rustichini e Luigi Guiso, la lunghezza delle dita, soprattutto dell’ anulare rispetto al dito indice, identifica dei “soggetti” maggiormente portati per le attività imprenditoriali.
Ma facciamo un passo indietro e cerchiamo di comprendere come.
Gli studiosi Rustichini e Guiso hanno condotto una ricerca intervistando 2000 imprenditori sia uomini che donne e nel mezzo delle interviste è stato chiesto loro di farsi fotografare il palmo della mano per verificare in che rapporto di lunghezza fossero l’indice e l’anulare.
Dalle foto è emerso che gli imprenditori di successo hanno l’anulare più lungo rispetto all’indice.
Ora voi direte: quindi le dita più lunghe o più corte fanno di una persona un imprenditore?
In effetti non si tratta proprio solo di dita ma più specificamente di testosterone.
Nel grembo materno, la crescita delle dita è determinata dalla maggiore o minore presenza di testosterone.
Nel dito anulare sono presenti molti ricettori sia per il testosterone che per gli estrogeni, nell’indice invece sono presenti meno ricettori.
Il testosterone allunga le dita del feto, l’estrogeno invece ferma la crescita.
Questo non vuol dire che abbiate più testosterone, ma che il vostro corpo reagisce più velocemente alle fluttuazioni di testosterone nel sangue e se è così, l’nulare si presenta più lungo dell’indice.
Perchè il testosterone è così importante?
A quanto pare, le persone più sensibili alla presenza di testosterone nel sangue hanno caratteri più competitivi, in grado di sopportare di più gli sforzi e il carico di lavoro e una maggiore capacità di esporsi ai rischi. Questo ovviamente agevola una carriera come imprenditori!
A questo punto ci si pone una domanda fondamentale e cioè: come è possibile che nel mondo la maggior parte delle persone a capo di imprese di successo siano uomini? E’ veramente qualcosa che ha a che fare con l’appartenenza al genere maschile?
A questo proposito ci viene in aiuto un’ altra ricerca effettuata dall’ Università di Chicago sugli studenti MBA ( Master in Business Administration) che ha messo in evidenza che il 57% degli studenti maschi del Master aveva una forte inclinazione per le carriere cosiddette ” rischiose” nel campo finanziario come ad esempio il trading o gli investimenti bancari mentre per quello che riguarda le donne, solo il 36% dichiarava di voler scegliere una carriera di questo tipo. Ad un? analisi della saliva è stato poi possibile verificare quali fossero i livelli di testosterone presenti nel sangue degli uomini intervistati e delle donne per giungere infine alla conclusione che il testosterone era allo stesso livello negli uomini e nelle donne.
Questo a dimostrare che è proprio il testosterone a guidare le loro carriere e che quindi il problema non è legato al genere d’appartenenza.
Il successo imprenditoriale dunque è un fatto puramente biologico?
Secondo Rustichini, in fondo, no.
Molto, infatti dipende da come vengono educate le persone e da quanto il contesto in cui operano riesce ad essere incoraggiante e le aiuta a sviluppare i loro talenti e i loro progetti. E’ una interazione tra elementi biologici ed elementi sociali, il giusto mix, porta al successo.
E voi? State correndo a fotografarvi le dita?
Fonte: huffingtonpost.com
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