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Festività e Ricorrenze

Nomi, significati, onomastici: oggi festeggiamo Gregorio

Published by
Michele

Care unimamme, oggi festeggiamo Gregorio.

Questo nome molto apprezzato in Italia deriva dal nome tardo greco Grēgorios. L’etimologia ci riconduce al termine  “gregoros, che vuol dire “essere sveglio“, “essere all’erta“, potremmo tradurne quindi il significato con “attento”, “guardingo”, “sveglio”.

Chi si chiama Gregorio è una persona in cui prevalgono due caratteristiche, la grande intelligenza e l’altrettanto grande cuore. Ama le idee ed è dotato di grande visione, sa guardare alle cose con profondià e per questo riesce a dargli prospettiva anche nel futuro. Appassionato di scienze ed è portato alla ricerca. Questa sua intuizione non lo allontana però dall’essere pratico e concreto.

Varianti del nome:

  • Gorio
  • Goretto

Simboli associati al nome

  • numero fortunato: 3
  • colore: violetto
  • pietra: ametista
  • metallo: oro

Il Santo del giorno: San Gregorio Magno

Il 3 settembre si ricorda uno dei più grandi Padri nella storia della Chiesa, Papa Gregorio. Vescovo di Roma e uno dei quattro dottori della chiesa; cioè uno tra uomini e donne che per la loro santità e per la loro eminente dottrina, testimoniata specialmente negli scritti, sono stati proclamati tali delle autorità della Chiesa (tra questi troviamo anche Sant’ Agostino, Santa Teresa di Lisieux, Santa Caterina da Siena).

Gregorio ha meritato per la sua testimonianza di vita anche il titolo di “Magnus”, “Grande”.

Nato a Roma nel 540 circa da una nobile famiglia patrizia, Gregorio entra presto nella carriera amministrativa e diviene prefetto nel 572.

La vita amministrativa non lo soddisfa pienamente, così  decide di lasciare ogni carica civile e si ritira nella sua casa per iniziare una vita da monaco. Trasforma la sua casa in un monastero, il monastero di Sant’ Andrea al Celio. Inizia così un periodo di raccoglimento in preghiera, contemplazione e totale immersione nello studio, e acquisisce quella profonda conoscenza della Sacra Scrittura e dei Padri della Chiesa di cui si è servirà poi nelle sue opere.

Questo periodo non dura però a lungo. Per la sua competenza, per l’esperienza maturata e per la stima goduta in molti ambienti, Gregorio viene chiamato da Papa Pelagio al suo servizio. Dapprima restio all’incarico, Gregorio accetta divenendo “Nunzio Apostolico” a Costantinopoli.

Dopo alcuni anni il Papa lo nomina suo segretario. Lo scoppio della peste determina la morte di Papa Pelagio per cui alla sua morte, il clero, il popolo e il senato unanimi indicano Gregorio come suo successore. Gregorio cerca di resistere e tenta addirittura la fuga, ma alla fine cede, affrontando sin da subito con straordinaria capacità sia le questioni ecclesiastiche che quelle civili. Tra queste, la questione longobarda una tra le più problematiche ed annose e alla quale Gregorio dedica tanta energia per cercare di trovare una soluzione pacificatrice, e per convertire i longobardi solo uno dei tanti popoli destinatario della missione evangelizzatrice del nuovo Papa.

Azione pastorale, spirituale e civile caratterizzano l’operato di questo Papa dalle eccelse doti, ma Gregorio è anche il protagonista di una grande attività sociale. Con le rendite dell’esteso patrimonio della Sede romana in Italia, e specialmente in Sicilia, compra e distribuisce grano, presta soccorso ai bisognoso, aiuta i sacerdoti, i monaci e monache che vivevano nell’ indigenza, paga riscatti di cittadini caduti prigionieri dei Longobardi, compera armistizi e tregue. Inoltre svolge sia a Roma che in altre parti d’Italia un’attenta opera di riordino amministrativo. Tutto ciò, nonostante i suoi tanti problemi di salute.

Numerose le opere lasciate da Papa Gregorio: oltre al cospicuo epistolario diversi gli scritti di carattere esegetico, e cioè scritti di l’interpretazione critica dei testi finalizzata alla comprensione del loro significato. La sua opera principale e più nota è senza dubbio la Regola pastorale nella quale si propone di tratteggiare la figura del Vescovo ideale, maestro e guida del suo gregge.  Nel capitolo della Regola che dedica all’umiltà scrive:

Quando ci si compiace di aver raggiunto molte virtù è bene riflettere sulle proprie insufficienze ed umiliarsi: invece di considerare il bene compiuto, bisogna considerare quello che si è trascurato di compiere”.

Una curiosità: Gregorio ha il primato di essere il nome di sedici papi e di un antipapa.

E’ patrono dei musicisti, dei cantori e dei fabbricanti di bottoni.

Viene invocato contro la gotta, l’artrite e i reumatismi.

Allora Unimamme, vi piace questo nome? Conoscevate la storia e la vita di Papa Gregorio, questo grande personaggio della storia e della religiosità?

Michele

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