Sebbene il co-sleeping venga da sempre considerato come una possibilità per il ritrovare il sonno sia dei genitori sia dei neonati, uno studio recente ne ha invece evidenziato gli aspetti negativi per la salute dei bambini. La ricerca va contro quanto scritto sull’autorevole rivista Pediatrics: secondo le nuove scoperte – riportate dal Journal of Developmental & Behavioral Pediatrics – dimostra che c’è una correlazione tra il “lettone condiviso” e l’aumento di risvegli notturni e la diminuzione di periodi di sonno nei piccoli.
I ricercatori hanno infatti analizzato 55,831 mamme che hanno registrato il sonno dei loro figli a 6 mesi e poi a 18 per verificare se il co-sleeping (nello studio determinato come la condivisione del letto per almeno metà della notte) potesse influenzare le abitudini del sonno e la sua durata. Il 29% dei partecipanti ha condiviso il letto con il proprio bambino.
Ecco cosa hanno trovato i medici:
La ricerca cita anche l’allattamento al seno quale responsabile di ciò che i medici chiamano “ricorrenti risvegli notturni“, ma a differenza del co-sleeping l’allattamento non viene considerato negativamente connesso ai possibili risvegli del bambino quando sarà più grande.
In sostanza, la ricerca ha evidenziato che è solo il co-sleeping che deve essere riconsiderato, anche per evitare possibili incidenti e un potenziale soffocamento del piccolo.e consiglia quindi di ridurre al minimo tale pratica, per il buon sonno del bambino e conseguentemente dei genitori.
E voi unimamme cosa ne pensate del fatto di dormire con i vostri bambini?
(Fonte: sciencedaily)
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