L‘allattamento al seno è da preferire come alimentazione per i neonati: le mamme infatti dovrebbero allattare esclusivamente in modo naturale per i primi 6 mesi di vita del proprio bambino. In questo modo gli anticorpi della madre forniscono una barriera protettiva al sistema immunitario, ma non solo. Alcuni studi recenti hanno confermato che l’allattamento al seno è migliore di quello artificiale perché i bimbi allattati in quest’ultimo modo possono sviluppare una predilezione per zuccheri e grassi quando saranno più grandi. L’allattamento influenza quindi la salute e l’educazione alimentare dei bambini fin dalla più tenera età, prevenendo l’obesità infantile.
Allattamento al seno e rischio obesità
L’allattamento al seno è quindi migliore di quello artificiale? Una serie di studi pubblicati sulla celebre rivista Pediatrics hanno infatti evidenziato che la scelta di allattare al seno influenza poi la dieta dei bambini quando saranno più grandi. Le ricerche sono state condotte su un gruppo di bambini allattati per 6 mesi in modo esclusivo e per 9 mesi in modo misto. E’ stato scoperto che – oltre a diminuire la probabilità di contrarre virus e malattie come otiti, mal di gola e sinusiti – il latte materno favorisce naturalmente la scelta di una dieta più sana. I bambini allattati al seno infatti:
- prediligono meno cibi zuccherati e bevono acqua
- mangiano frutta e verdura più volentieri di quelli allattati artificialmente
- sono più aperti ai sapori nuovi .
“Sappiamo da altri studi che le abitudini alimentari dei bambini e le loro preferenze sono influenzate da una serie di fattori” – ha dichiarato Kelley Scanlon, co-autrice di diversi studi e principale epidemiologa nella divisione di nutrizione, attività fisica e obesità del Centers for Disease Control and Prevention -“Sembrano avere una propensione innata per i cibi dolci e salati, mentre non amano i sapori meno intensi che si trovano nella verdura”.
Anche un altro studio si è rivelato a favore dell’allattamento al seno: le mamme di bimbi allattati artificialmente li spingono a consumare più cibo di quanto avrebbero bisogno. Secondo i ricercatori, queste madri vogliono convincere il bambino a finire il latte nel biberon come cercheranno di convincere i figli a finire i resti nel piatto. I bambini allattati al seno invece hanno una sorta di sistema di “autoregolamentazione” per cui quando sono sazi finiscono e il latte è in sempre giusta quantità.
“E’ sorprendente sapere che quasi il 27% dei bambini ha bevuto bevande zuccherate ad un certo punto della propria infanzia“ – ha dichiarato il dottor Liping Pan, principale autore di molti studi sull’obesità infantile – “E quasi il 9% ha dato ai figli bevande zuccherate prima dei sei mesi di vita”. Pan e i suoi colleghi hanno scoperto che bambini che consumano bevande dolcificate per tre o più volte alla settimana tra i 10 e i 12 mesi hanno il rischio duplicato di essere in forte sovrappeso. Un esempio che può sembrare innocuo, ma che in realtà non lo è, è rappresentato dai succhi di frutta, estremamente ricchi di zucchero e assolutamente da evitare.
E voi unimamme cosa ne pensate di queste ricerche e delle conclusioni cui sono arrivate? Date o avete dato bevande zuccherate ai vostri bimbi da piccolini?
Noi vi lasciamo con l’elenco di 10 marche di latte in polvere che contengono sostanze tossiche.