Care Unimamme, come tutti sappiamo la vita, oltre a gioia e felicità, ci riserva anche drammi inaspettati che ciascuno gestisce come riesce meglio.
Qualche tempo fa la decisione di una famiglia di condividere le immagini della figlia nata morta aveva destato molto scalpore.
Ora torniamo a parlarvi dello stesso tema, ma con un’ottica diversa: quella di Danielle Walker, nota in America perché autrice e fotografa del libro di cucina Against All Grain.
Dopotutto, ogni storia è diversa e il fatto che questa volta la tragedia sia capitata a un noto personaggio americano non cambia di una virgola il dolore attraversato da questa famiglia, ma anzi può diventare il modo di parlare apertamente dell’argomento.
All’età di 22 anni alla Walker è stata diagnosticata una malattia autoimmune che l’ha costretta a rimuovere dalla sua dieta latticini e grano, evento che l’ha indotta ad aprire un blog dove aiutare le persone che soffrono del suo stesso problema ma non vogliono privarsi della gioia del cibo.
La sua malattia però era in remissione da tre anni e all’inizio di quest’anno la donna ha scoperto di aspettare il suo secondo figlio.
Con il suo nuovo libro in uscita a ridosso della data del parto Danielle pensava che tutto sarebbe filato liscio, come racconta Today.com.
In seguito i genitori hanno scoperto che si trattava di una rara malattia genetica chiamata osteogenesi imperfetta letale che porta le fragilissime ossa dei bambini a rompersi continuamente. Ricordate ve ne abbiamo parlato tempo fa. I medici avevano asserito che pochissimi bambini nascevano vivi e che, anche in quel caso, sopravvivevano per poche ore o giorni.
Danielle, che aveva già affrontato la dolorosa perdita di due gemelli prima del figlio Asher, credeva che la vita le avesse già offerto quanto di peggio potesse accaderle. Purtroppo non era così, ma Danielle e il marito hanno deciso di portare avanti la gravidanza e, sapendo di non poter godere del tempo con la loro bimba dopo la nascita, hanno cercato di trarre il meglio dalla gestazione.
Venuti a conoscenza dell’Associazione no profit “Now I Lay Me Down To Sleep“, un’organizzazione che accoppia genitori che hanno perso un bambino con fotografi professionisti che vogliono mettersi al servizio di queste sfortunate persone, Danielle e il marito hanno stabilito di procedere in questo senso.
La loro bambina è nata prematura ed è vissuta per soli 46 minuti.
L’ospedale ha permesso loro di tenere la neonata per 12 ore in modo che potessero affrontare il lutto. Danielle ha potuto così studiare il volto della piccola trovando tutte le somiglianze con fratello e genitori.
Questa mamma avverte il dolore per la perdita della figlia ogni giorno e le manca poterla tenere tra le braccia. Contemporaneamente però sa che sono stati fortunati a poterla coccolare, anche se per un tempo molto breve. Almeno hanno potuto incontrarla e amarla.
Danielle si dice contenta del servizio fotografico, perché può ricordare la figlia attraverso le immagini.
La donna è stata a lungo incerta se condividere o meno in rete i dettagli della sua gravidanza e quelli della morte perinatale della figlia. Ora però è felice di averlo fatto, perché la memoria della figlia sopravvive anche nel ricordo di chi ha saputo della sua storia.
Milioni di donne hanno sperimentato la stessa tragica perdita, ma non se ne parla perché è un tema molto scomodo.
Condividendo la storia della sua bimba la Walker spera che anche qualche altra mamma in lutto troverà un po’ di sollievo e speranza.
E voi unimamme cosa ne pensate della decisione di Danielle? Condividete il suo proposito di pubblicare foto così private sul web?
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