Tra social network, smartphone, ipad e tutto quello che la tecnologia ci può offrire al giorno d’oggi le informazioni piovono letteralmente dentro le nostre case e, naturalmente, non sono solo gli adulti ad essere i principali obiettivi di questo assalto mediatico, ma anche i bambini.
Questo “bombardamento” è aggravato dal fatto che spesso i genitori regalano cellulari e strumenti tecnologici avanzati ai figli per non farli sentire da meno degli amichetti.
I bambini guardano troppe notizie: quali le conseguenze?
Le informazioni dei telegiornali sono fatte per coinvolgere emotivamente gli spettatori, per stimolare le loro reazioni, catturando la loro empatia.
Se consideriamo però il significato che in psicologia si attribuisce alla parola trauma si scoprirà che comprende anche l’aver assistito come testimoni a fatti o eventi violenti, come morti cruente, gravi lesioni, cose di cui i notiziari sono pieni.
Anche ascoltare notizie di questo tipo possono causare stati emotivi come:
- ansia
- depressione
Bisogna ridurre
L’American Psychiatric Association ha espresso preoccupazione nei confronti dell’esposizione dei bambini agli eventi di cronaca, ed ecco quindi quali suggerimenti ha diffuso:
- mantenere aperto il dialogo coi bambini su quanto visto: spiegare con parole semplici quello a cui hanno assistito
- non eccedere con l’esposizione dei piccoli alle notizie: non consentire ai bambini di riguardare gli stessi servizi, i più piccoli potrebbero capire che le stesse tragedie continuano a ripetersi
- favorire le situazioni per ridurre l’impatto emotivo degli eventi: a volte i piccoli sentono il bisogno di fare qualcosa per i bimbi coinvolti nelle grandi tragedie, scrivendo loro delle lettere. La scrittura può attenuare l’impatto emotivo degli avvenimenti
- costruitevi una tabella oraria per consultare le notizie: decidete prima a quali orari aggiornarvi sulle notizie, terminata quella finestra temporale passate ad attività più piacevoli
- chiedere aiuto agli amici: organizzate momenti di socializzazione per distrarre la mente dai fatti di cronaca, sport, passeggiate al parco, ecc…
Quando è necessario consultare lo psicologo
Se l’esposizione a fatti di cronaca cruenti trasmessi dalla televisione determinano:
- reazioni di paura
- rifiuto
- irritabilità
che pregiudicano la partecipazione alle attività quotidiane e le relazioni sociali. In questo caso allora sarebbe meglio consultare uno specialista.
Conclusioni
Genitori, come vi abbiamo già avvertito in passato, quando la televisione diventa “troppa” allora comincia a nuocere, non bisogna però proibirla completamente, perché si avrebbe l’effetto di renderla ancora più ambita, oltretutto non sarebbe giusto isolare completamente i bimbi da quel che accade nel mondo.
Unimamme, voi come vi comportate coi i vostri figli su questo tema? Guardate regolarmente il telegiornale mentre siete a tavola? Se c’è qualche servizio molto crudo cambiate canale?
Dite la vostra se vi va.
(Fonte: Medicina Italia)