Gattonamento: dopo che – attorno ai 6 mesi – il bambino inizia a stare seduto da solo, il passo successivo che ogni mamma aspetta con apprensione e curiosità è l’inizio del movimento autonomo del proprio figlio. Paola ci ha messo un po’ per decidersi a gattonare e quando ha iniziato a farlo ha trovato un suo modo: metteva la gamba destra piegata sotto quella sinistra e così si aggirava per tutta la casa, non si come vista la scomodità della posizione. Mia figlia è nata in aprile: una ricerca dell’Università di Haifa, in Israele, ha dimostrato che i bimbi nati in inverno inizierebbero a camminare prima di quelli nati in estate.
Il gattonamento è un momento fondamentale per lo sviluppo dei bambini: imparano a esplorare lo spazio senza essere trasportati in braccio da mamma e papà.
La ricerca ha appunto analizzato 47 bambini con una crescita motoria normale e li ha divisi in 2 gruppi: quelli nati in estate (da giugno a novembre) e quelli nati in inverno (da dicembre a maggio).
L’equipe di ricercatori li ha osservati a casa mentre avevano 7 mesi e poi li ha studiati successivamente quando hanno cominciato a gattonare. Ai genitori è stato chiesto di registrare i cambiamenti nei loro bambini prima e dopo l’osservazione.
Lo studio ha utilizzato l’Alberta Infant Motor Scale (AIMS), un sistema di osservazione per monitorare i progressi dei bambini. La scala comprende 4 posizioni:
E’ stato così scoperto che l’età media in cui i bimbi iniziano a gattonare è 31 settimane (circa 8 mesi), ma mentre i bambini nati in inverno iniziano tendenzialmente a 30, quelli nati in estate ritardano a 35, senza nessuna differenza tra bambini e bambine.
Come mai questa significativa disparità di quattro settimane? Sicuramente la posizione geografica e il clima sono fattori importanti per l’inizio del gattonamento, ma non dipende solo da quello. L’effetto “stagionale” è stato riscontrato in quei posti in cui le differenze nell’ambiente domestico tra estate e inverno sono significative.
Studi condotti a Denver, in Colorado, e a Osaka, in Giappone hanno constatato un effetto della stagione come quello riscontrato nello studio israeliano, ma per esempio una ricerca condotta ad Alberta, in Canada, non ha evidenziato differenze significative per l’avvio del gattonamento, nonostante gli inverni lunghi e freddi (questo per via del riscaldamento domestico).
E’ altrettanto vero però che la stagione influenza l’esperienza dei bambini in molti modi, come ad esempio:
La consapevolezza di questi effetti è importante affinché i genitori possano dare ai propri figli la possibilità di muoversi e di apprendere allo stesso modo di come farebbero in estate.
E voi unimamme, cosa ne pensate di questa ricerca riportata su Science Daily? In che momento i vostri figli hanno cominciato a gattonare?
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