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Categoria News

Autismo: e se fosse colpa della carenza di ferro della mamma?

Published by
Maria Sole Bosaia

Unimamme, proseguono gli studi rivolti a indagare le origini dell’autismo.

Quella che vi presentiamo oggi è una ricerca condotta dai ricercatori dell’Università della California che lega l’insorgere di questo disturbo con la carenza di ferro della mamma, prima o durante la gravidanza.

Carenza di ferro nelle mamme e autismo: quale legame?

I ricercatori del California Davis – MIND Institute hanno svolto la ricerca nel seguente modo:

  1. considerando coppie di madri con bimbi autistici
  2. e 346 madri di bambini con uno sviluppo normale
  3. è stata indagata l’assunzione di ferro nelle madri tra cui anche integratori, vitamine e cereali per la colazione
  4. tale assunzione di ferro delle madri è stata esaminata tramite frequenza, dosaggi e marche di integratori usati da 3 mesi prima la gravidanza a dopo il parto e durante l’allattamento.

I risultati dello studio

I risultato dello studio di cui si parla su Science Daily hanno mostrato chiaramente che se la mamma è carente di ferro ci sono 5 possibilità in più di avere figli autistici.

“La mancanza di ferro e la conseguente anemia è una delle carenze più comuni di nutrimento, soprattutto durante la gravidanza e colpisce circa il 40-50% delle donne e dei loro bambini ha dichiarato la dottoressa Rebecca J. Schmidt, professore assistente del Dipartimento di Salute Pubblica e Scienze del MIND Institute.

Il ferro è fondamentale per:

  1. lo sviluppo cerebrale
  2. la produzione di neurotrasmettitori
  3. la mielinizzazione (processo di maturazione finale del sistema nervoso centrale, necessaria per veicolare l’informazione, che inizia al 5° mese del feto e dura tendenzialmente fino ai 18 mesi del bambino).
  4. le funzioni immunitarie.

Tutti questi elementi sono legati allautismo. Il rischio inoltre è ancora più alto se la madre aveva 35 anni al momento del parto o se aveva sofferto di problemi di obesità durante la gravidanza.

I ricercatori però si rendono conto che saranno necessari ulteriori approfondimenti, perché sulle cause di questo disturbo circolano numerose teorie. Nel frattempo consigliano di seguire le indicazioni del medico sulla dose giornaliera ferro e vitamine.

Unimamme, speriamo si faccia presto chiarezza su tale disturbo e nel dubbio prendiamo i nutrienti necessari per lo sviluppo dei nostri bambini, anche in un ottica preconcezionale.

 

(Fonte: Science Daily)

Maria Sole Bosaia

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