Come convincere i bambini a “non mollare”? La scienza risponde

bambino studia

Unimamme avete mai notato che ci sono bambini che inseguono con tenacia i propri obiettivi e altri invece che mollano subito?

La ricercatrice Carol Dweck fin dagli anni 60 ha condotto degli esami che l’hanno portato a suddividere i piccoli in 2 categorie:

  1. quelli con una mentalità fissa: credono che i loro successi scaturiscano dal loro talento innato e dalla loro intelligenza
  2. quelli con una mentalità di sviluppo: pensano che i loro successi derivino dal loro impegno

Intelligenza dei bambini: è sufficiente o serve l’impegno?

Ecco come si è svolto il lavoro di ricerca sull’intelligenza dei bambini di Carol Dweck:

  1. ad alcuni bambini di quinta elementare divisi in 2 gruppi  sono stati sottoposti dei test di intelligenza
  2. il primo gruppo è stato lodato per l’intelligenza
  3. il secondo per lo sforzo
  4. a entrambi i gruppi è stato poi sottoposto un test più impegnativo
  5. i piccolo elogiati per lo sforzo tendevano ad affrontare il test impegnativo, perché motivati a continuare a imparare e a conservare la fiducia in se stessi con problemi più difficili
  6. quelli elogiati per la loro intelligenza hanno chiesto un compito più facile, avevano perso la fiducia di poter risolvere problemi difficili

Successivamente la ricerca è stata condotta anche al di fuori dell’ambito scolastico:

  1. sono state intervistate 53 famiglie
  2. sono state registrate nelle loro azioni abituali per 90 minuti
  3. i piccoli avevano 14 mesi
  4. i ricercatori hanno monitorato quante volte i genitori li lodassero
  5. i bambini sono stati riesaminati a 7 e 8 anni
  6. i piccoli con una mentalità di sviluppo erano più inclini ad accettare le sfide

Risultati

I risultati di questi studi hanno portato Carol Dweck a considerare che:

  1. i bambini con una mentalità fissa credono di essere bloccati con l’intelligenza con cui sono nati. Quando falliscono si sentono in trappola. Evitano le sfide per non sfigurare.
  2. i bambini con una mentalità di sviluppo pensano che l’intelligenza possa essere coltivata e che più imparano e più intelligenti diventeranno. Perseverano quindi anche nei compiti difficili.

 Unimamme e voi avete mai riscontato questo atteggiamento nei vostri figli? Cosa fate per stimolarli?

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