Una frase di Eve Merriam, una poetessa americana, racchiude il desiderio di tanti genitori, e non solo:
Sogno di far nascere un bambino che chiederà: “Mamma, cosa era la guerra?”
Unimamme, le guerre e i conflitti nel mondo creano ogni anni milioni di rifugiati: uomini, donne, vecchi e bambini che fuggono dai loro paesi per evitare guerre, carestie e morte. Si tratta, purtroppo. di un fenomeno in crescita.
Secondo le Nazioni Unite è la prima volta che, quest’anno, dalla Seconda Guerra Mondiale i rifugiati sono più di 50 milioni.
Si tratta di una cifra davvero enorme. I numeri sono così alti soprattutto a causa del conflitto siriano.
Ecco dunque una carrellata di immagini, di volti di bambini che ci ricordano come sia impossibile vivere un’infanzia serena in una condizione simile.
Questo è un piccolo rifugiato del Darfur con una brutta infezione agli occhi in un campo profughi di Buru.
Queste sono tre bimbe Ucraine in un asilo a Rostov nel 2014.
Un rifugiato siriano che chiede l’elemosina a Istanbul.
Un piccolo rifugiato siriano frequenta una scuola libanese. Tutto questo a Kaitaa, un villaggio a nord del Libano.
La piccola Ramaja siede sulla soglia della sua tenda in un campo profughi a Chittagong, in Bangladesh.
Una piccola rifugiata irachena vive con la sua famiglia nel campo profughi di Khazir a 300 chilometri da Bagdad in Iraq.
Famiglie arrivano in un centro profughi dopo essere stata dislocate per sfuggire alle milizie nella Repubblica dell’Africa Centrale.
Una piccola rifugiata nella missione cattolica di Grimari nella Repubblica Centro Africana.
Qui una famiglia fuori dalla propria tenda in un campo profughi vicino a Jigjiga, in Etiopia.
Qui bambini rifugiati in una zona delle Nazioni Unite che ha accolto migliaia di persone in fuga dai disordini della capitale del Sud Sudan.
Bimbe afgane in un campo profughi in Pakistan mentre gli operatori sanitari cercano casa per casa bambini che hanno bisogno di vaccinazioni contro la polio.
Qui un bimbo iracheno in un campo profughi dove ha trovato rifugio dalle violenze del Nord Iraq.
Bambini afgani che hanno lasciato le loro case per andare in Pakistan.
Zeynep Abdullah, una piccola rifugiata non vedente di soli 14 anni che vive in un parco con la famiglia a Istanbul.
Un piccolo rifugiato siriano aiuta la famiglia trasportando acqua nel campo di Mafraq, in Giordania.
Unimamme, nonostante l’azione dell’Unicef e di altre associazioni che operano in questo settore, purtroppo, spesso, le condizioni di vita di queste persone sono disperate. Nessuno vorrebbe un simile destino per i propri figli.
Quindi, anche se fa male, non chiudiamo gli occhi…questi bambini meritano tutta la nostra attenzione! Siete d’accordo?
(Fonte: Huffington Post.com)