%26%238220%3BIl+magico+mondo+dell%26%238217%3Bautismo%26%238221%3B%3A+una+nuova+teoria+dalla+ricerca+scientifica
universomammait
/2014/10/15/autismo-e-se-il-loro-fosse-un-fosse-un-mondo-magico/amp/

“Il magico mondo dell’autismo”: una nuova teoria dalla ricerca scientifica

Published by
Maria Sole Bosaia

Unimamme, tra i vari studi riguardanti l’autismo dobbiamo segnalarvene uno molto particolare, in cui questo disturbo viene associato a una specie di “spettacolo di magia”.

Autismo: una nuova interpretazione

La riflessione di questi scienziati parte dal presupposto che il cervello sia una grande macchina capace di fare previsioni, in quello degli autistici però vi è qualcosa che impedisce alla traiettoria del pensiero di proseguire indisturbata.

Secondo loro infatti la capacità di prevedere i comportamenti del mondo esterno si riflette in alcuni sintomi tipici dell’autismo:

  • deficit linguistici
  • deficit sociali
  • comportamenti ripetitivi
  • ipersensibilità agli stimoli.

Pawhan Sinha, a capo della ricerca che si è svolta presso il MIT dichiara che a volte, nella comunità scientifica, si parla della teoria del magico mondo dell’autismo, questo perché caratteristica fondamentale di una performance magica è la sorpresa, l’imprevedibilità, ovvero quello che sperimentano i piccoli autistici.

Come sottolinea ancora Sinha, la loro è una ricerca che raduna molte teorie diverse per trovare gli elementi in comune.

I ricercatori del MIT sostengono che una previsione alterata spesso conduce ad ansia che può essere ricondotta a comportamenti dello spettro autistico.

Una delle caratteristiche delle persone autistiche, per esempio, è quello di essere sensibili agli stimoli sensoriali perché il loro cervello non è in grado di abituarsi ed è costantemente eccitato.

L’ipersensibilità è al centro di un altro tentativo di unificare i sintomi dell’autismo, in pratica si sostiene che i circuiti cerebrali iperattivi possano diventare autonomi e seguire un proprio sviluppo.

Secondo Pawhan Sinha invece il mondo appare iper-intenso agli autistici perché imprevedibile. Le difficoltà sociali quindi derivano da una incapacità di collocare i comportamenti in un contesto, stessa cosa per i comportamenti ripetitivi che sarebbero un modo per mettere ordine nel caos.

A sostenere ulteriormente questa teoria c’è anche la scoperta che alcune aree del cervello legate alla predizione sono implicate nell’autismo.

Unico neo di questa ricerca è che non affronta il “difetto” di fondo del cervello che impedisce la predizione.

Unimamme, grazie a questi tipi di studi e altri come il test sulle emozioni dei piccoli autistici speriamo che la scienza arrivi presto a trovare le cause di questa malattia e un modo per aiutare ancora di più i bambini e le loro famiglie.

Voi cosa ne dite?

Maria Sole Bosaia

Recent Posts

  • Bambini

Più batteri che nel gabinetto: fai attenzione, è un oggetto che i vostri figli hanno spesso in mano

Più batteri che nel gabinetto: un oggetto davvero comune nelle case di chi ha bambini…

1 ora fa
  • Neonato

Dormire con un neonato può essere difficile: con questi trucchi ce la farai

No, la genitorialità non deve essere per forza privazione del sonno: ecco cosa potete fare…

15 ore fa
  • Gravidanza settimana per settimana

Quale posizione ha il vostro bambino in grembo? Non serve un’ecografia: scoprilo così

Quale posizione ha il vostro bambino in grembo? Non serve un'ecografia: puoi scoprirlo seguendo i…

1 giorno fa
  • Bambini

Il cibo uccide: solo così salverai i tuoi piccoli da rischio di soffocamento

Il cibo uccide: in Italia e in Europa ogni anno sono troppi i minori di…

3 giorni fa
  • Bambini

Dire di no è ai nostri piccoli difficile: così imparerai a farlo poco alla volta

Dire di no è difficile in assoluto e lo è ancor di più al cospetto…

4 giorni fa
  • Famiglia
  • Festività e Ricorrenze

Commemorazione dei defunti: come spiegare ai più piccoli la “festa dei morti”

Come spiegare ai più piccoli la nostrana "festa dei morti", ultimamente quasi soppiantata da Halloween.…

6 giorni fa