In un periodo di crisi profonda sia a livello economico che dei sistemi culturali, è istintivamente alimentata la propulsione agli studi ed alle teorie che collegano la nostra salute fisica alla nostra felicità psichica. Le relazioni tra benessere e felicità spesso non si soffermano a valutare universi più ampi.
E’ così che nasce un nuovo ambito della Psicologia, che mette in relazione contributi scientifici provenienti da modelli di studio studio diversi come ad esempio: quello degli psicologi, degli ecologisti, dei filosofi. Stiamo parlando dell’Ecopsicologia.
Molti studi infatti sembrano confermare l’intimo rapporto che lega la salute dell’uomo alla salute della Terra, non solo dal punto di vista fisico per cui, come tutti sappiamo, un ambiente sano favorisce la buona salute dell’uomo, ma anche dal punto di vista interiore ed emotivo, tant’è che l’Ecopsicologia:
L’allarme lanciato da molti esperti riguarda infatti l’eccessivo distacco dell’uomo dal mondo naturale. Un allontanamento drastico che ha cominciato ad emergere già con l’industrializzazione, ma che nell’era tecnologica si è ampliato fino a diventare talmente impattante da avere delle ricadute sulla salute ed il benessere, soprattutto nei bambini.
Secondo molti studiosi, la mancanza della natura nella nostra vita ed ancor più nella vita dei bambini è causa di preoccupanti tendenze come:
Sapevate che il contatto con la natura stimola ed ha effetti positivi sull’apprendimento? Di recente vi abbiamo parlato della diffusione anche in Italia dell’Asilo nel Bosco, sottolineando come i bambini che imparano nelle aule all’aperto hanno una tendenza fortissima a migliorare i loro voti in scienze. Una percentuale alta, ben il 27% in più di propensione al sapere secondo una ricerca del 2005.
Inoltre vi abbiamo anche raccontato piu’ volte come sia fallimentare allontare i bambini dalla natura per difenderla! I bambini devono giocare nella natura, devo conoscerla, per poterla amare!
Come dire, la natura è davvero l’assoluta maestra di equilibrio e armonia. I piccoli lo sanno, le mamme ed i papà possono ricordarlo. Insieme, hanno possibilità di ritrovare la connessione con essa per ritrovare benessere.
Una connessione questa che Richard Louv, descrive bene nel suo libro: Last Child in the Woods: Save you children fron Nature Deficit Disorder – (L’ultimo bambino nei Boschi: salva i tuoi bambini dal disordine legato all’assenza di natura). La natura è la più potente terapia per la depressione dei bambini. Una educazione basata sul contatto con l’ambiente sviluppa:
Due ricercatori canadesi, Zelenski e Nisbet, hanno condotto 2 studi per capire se il legame tra natura e felicità è o meno indipendente da fattori che ci legano emotivamente alla vita, che sono la famiglia, il paese di origine, la cultura, la musica e gli amici.
Nel primo studio hanno misurato i sentimenti di connessione delle persone in molti ambiti, tra cui la natura. I partecipanti hanna valutato il loro “grado di parentela” con la natura, e poi il grado di felicità connesso, ed è emerso che tra le varie cause di felicità, il rapporto con la natura è una delle piu’ significative, a prescindere da ogni altro fattore.
I risultati della loro ricerca suggeriscono che ” la natura parentela ha un vantaggio distinto felicità ” al di là del beneficio più generale di sentirsi connessi alla famiglia , amici , e la casa .
Nel secondo studio si è cercato di esplorare più a fondo i vari collegamenti con la felicità , in particolare quelli di qualità interpersonale , tra cui l’attaccamento , l’interdipendenza e appartenenza .
Le conclusioni sono:
Il nostro legame con la natura può svolgere un ruolo estremamente importante nel mantenimento della salute mentale positiva.
Insomma care Unimamme, un tema questo del quale di certo riparleremo e che ci riporta un po’ alla nostra essenza, perché mai come oggi appare fondamentale e necessario soffermarsi su quanto sia necessario tornare indietro per poter andare avanti.
E voi care Unimamme cosa ne pensate? Qual è il vostro rapporto e quello dei vostri figli con la natura?
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