Mentre in Africa le persone continuano a morire a causa dell’ebola, il fotografo John Moore ha deciso invece di raccontare il contagio da un altro punto di vista: quello dei sopravvissuti.
Mentre in agosto i casi erano di ebola in Liberia erano 972, già in ottobre i morti erano saliti a 2400 e i casi riportati a 4 mila, più di qualunque altro paese al mondo.
E se durante il primo viaggio Moore stava ben attento a non toccare nessuno, nell’ultimo da cui è scaturito il servizio fotografico che vi presentiamo stava ancora più attento a non entrare in contatto con niente.
Il suo autista gli spruzzava addirittura una miscela al cloro disinfettante.
Questo reporter ha quindi rischiato la sua vita per documentare la storia delle persone che sono guarite da questa terribile malattia.
Si tratta di uomini, donne, bambini, persone che spesso vengono poi emarginate dagli altri anche se riescono a sopravvivere alla malattia e che quindi vengono assunti per confortare i malati.
I loro volti sorridenti testimoniano la gioia per essere sopravvissuti e portano un po’ di speranza in un paese martoriato.
John Moore, nel frattempo, è tornato a casa e per ora sta rispettando l’isolamento volontario di 21 giorni a casa sua, in America.
Unimamme e voi cosa ne pensate di questo toccante servizio fotografico per il quale John Moore ha rischiato la sua stessa vita? Sicuramente dovrebbe dirci molto sullo spirito di sopravvivenza di queste persone e ancor di piu’ sulla speranza che non deve mancare…
Dite la vostra se vi va.
(Fonte: Il Post.it)