Care unimamme, oggi festeggiamo Chiara. Questo nome bellissimo ed evocativo deriva dal latino “clarus“, e quindi il suo significato è “luminoso“, “chiaro“, estendibile in maniera figurata agli aggettivi “illustre”, “famoso”. Oggi è un nome raramente portato al maschile ma originariamente si diffuse grazie a questa variante, per poi essere molto scelto come nome al femminile grazie al devozione verso Chiara d’Assisi. E uno dei nomi più diffusi del XXI secolo, il terzo più scelto nel 2004 e nel 2006.
Chi porta questo nome è un nome che porta con se la sua luce. Il sorriso, l’allegria, la positività di Chiara sono contagiose ed è capace di trasmettere energia e grinta a chiunque la conosca o le sta accanto. Chiara è una persona originale, creativa e a volte bizzarra. Il suo carattere è sicuramente interessante la sua gioia è accompagnata da impegno e sostanza, accoppiata che riesce a farla emergere e darle visibilità tra molti.
Varianti del nome:
Varianti al maschile:
Simboli associati al nome
In questo giorno 29 ottobre, ricordiamo e rendiamo omaggio alla vita di una ragazza del nostro tempo. Una giovane donna morta a soli 18 anni a causa di un tumore osseo, Beata Chiara Badano, detta Chiara Luce. Nata a Sassello, un piccolissimo comune in provincia di Savona, Liguria, Chiara è stata dichiarata venerabile dalla chiesa cattolica il 3 luglio del 2008, e proclamata beata il 25 settembre del 2010 da Papa Benedetto XVI che riconobbe l’eroicità e le virtù di questa Serva di Dio.
Figlia di Ruggero Badano e di Maria Teresa Caviglia, Chiara ha vissuto gran parte della sua vita nel tra il paese natale e Savona, ma d’estate si rifugiava a Varazze, al mare dagli zii.
Fa parte del Movimento dei Focolari, un movimento laico nato in Italia all’interno della Chiesa Cattolica e che ha come fine la realizzazione dell’unità tra le persone. L’incontro con questo gruppo avviene nel 1980, da allora si lega moltissimo ai gruppi di Albisola e Genova e diventa una “gen3“: cioè una appartenente alla terza generazione del movimento dei Focolari. Solo un anno dopo, nel 1981 inizia una corrispondenza con la fondatrice del Movimento dei Focolari, Chiara Lubich. è stata proprio lei a soprannominarla “Chiara Luce”.
Durante gli anni di liceo la scoperta di una malattia che non la abbandonerà mai più. Mentre gioca a tennis accusa forti dolori alla spalla, dolori che aumentano e si estendono alle ossa. Sono gli inizi del 1989 quando le viene diagnosticato un tumore alle ossa, un osteosarcoma con metastasi. Alle Molinette di Torino il primo intervento, poi la perdidita dell’uso delle gambe. Prima che finisca l’anno subisce anche un secondo intervento. Nonostante la sua salute, non cessa mai di seguire le attività dei focolarini. Si dedica a delle attività per raccogliere fondi di beneficenza grazie a lavori fatti a mano e decide di destinare tutti i suoi risparmi ad un amico in missione nel Benin.
Gli ultimi mesi della sua vita li trascorre a casa, ricevendo le visite del vescovo della diocesi di Acqui, il monsignor Livio Maritano. Chiara sa quale è il suo cammino e sa che questa via la condurrà presto lontana dal mondo che ha conosciuto, seppur per poco. Per prepararsi a questo passaggio, a questo saluto, nell’agosto del 1990 prepara con dovizia di dettagli il suo funerale. Questo momento è per lei una festa, e da celebrare con gioia come una festa di nozze. Il 10 settembre dello stesso anno registra un’audio cassetta e manda un biglietto alla comunità dei focolarini ed a tutti gli amici. Dopo una notte sofferta, il 7 ottobre del 1990 Chiara va incontro al suo “sposo” Gesù, lo fa chiedendo alla madre di farle indossare un abito bianco, da sposa.
Le spoglie di Chiara Luce sono conservate al cimitero di Sassello, e noi chiudiamo lasciandovi a questo video che racconta la storia di Chiara, una meravigliosa ragazza e Beata che è riuscita a donare al mondo una straordinaria forza.
E voi unimamme, vi siete convinte della bellezza di questo nome? Vi siete commosse per la bellissima storia di Chiara Luce?
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