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Salute e benessere bambini

Non vaccinare i bambini è crudele, parola di una mamma cresciuta senza vaccini

Published by
Maria Sole Bosaia

Unimamme, torniamo a parlarvi dei vaccini attraverso l’esperienza diretta di una donna cresciuta senza di essi e che ha deciso di condividere la sua esperienza.

Vaccinazioni: la testimonianza di una mamma

Questa donna è nata negli anni Settanta in una famiglia di salutisti alternativi che le facevano seguire una dieta molto rigida:

  • niente zucchero fino a 1 anno di età,
  • verdure coltivate nell’orto familiare,
  • niente glutammati, dolcificanti e additivi vari
  • e niente bibite gassate o pane non fatto in casa.

Viveva all’aria aperta, vicino a una fattoria. Per questo era incentivata a fare passeggiate e sport due volte la settimana. La carne era quella di allevamenti biologici comprata sul posto e nulla era preparato.

Nonostante questo stile di vita “salutare“, nel corso degli anni la protagonista di questa vicenda ha preso il morbillo, la rosolia, un tipo particolare di meningite virale, la scarlattina e a trent’anni persino un cancro.

Lei è l’esempio vivente che i critici dei vaccini hanno torto quando sostengono che i vaccini sterilizzino l’immunità naturale.

La sua infanzia è stata all’insegna dei parametri salutisti alternativi, ma tutti questi sforzi non hanno impedito che la donna che ha raccontato la sua storia su Slate, contraesse le classiche malattie infantili.

I suoi figli invece, regolarmente vaccinati, si ammalano raramente e hanno dovuto essere trattati con antibiotici solo in un paio di occasioni, mentre la loro mamma li ha sperimentati più volte. A 21 anni, addirittura ha sviluppato una resistenza alla penicillina quasi del tutto eliminata proprio grazie agli antibiotici.

Anche questa donna ha comunque cercato di allevare i figli con una dieta sana, anche se non rigida come quella della madre e i suoi bimbi hanno preso solo la varicella, quando ancora lei li allattava al seno.

Uno dei principi cardine che sorregge le persone contrarie ai vaccini è la credenza che le conseguenze delle malattie dell’infanzia siano rare, mentre quelle dei vaccini molto più pericolose.

Ma nella sua esperienza di vita lei ha visto numerose persone risentire in modo drammatico delle conseguenze delle malattie infettive: qualcuno è diventato sordo, un altro ipovedente ha preso la rosolia quando era ancora nell’utero, il fratello di un amico è morto di meningite.

Solitamente non ci si basa sugli aneddoti per prendere decisioni simili, ma se i fatti e la scienza non sono sufficienti  allora valgono anche le esperienze personali e la donna in questione è fiera di affermare di essersi vaccinata anche per la pertosse per proteggere il figlio ancora nel grembo materno.

Fino a 19 anni questa donna nutriva un forte timore nei confronti del mondo circostante, ma solo quando ha preso coscienza delle proprie paranoie e ha deciso di curarsi in modo serio ha riacquisito l’equilibrio fisico e mentale.

Il suo commento per i genitori circa i vaccini da somministrare è quindi il seguente: se pensate che il sistema immunitario dei piccoli sia abbastanza forte da combattere le malattie che si potrebbero prevenire con il vaccino, allora dovrebbero essere in grado di fronteggiare anche gli agenti patogeni presenti nei vaccini.

Lei vorrebbe chiedere ai critici dei vaccini di essere un po’ più aperti, di insegnare ai loro figli a non essere spaventati dal mondo in cui vivono e dalle persone che li circondano, come ad esempio le persone affette da autismo che loro ritengono causato proprio dai vaccini.

Infine, la sua opinione, riportata su Slate,  è che esporre i figli alle malattie è una crudeltà, anche nel caso non ci siano conseguenze permanenti. La sensazione vissuta dai bambini è di dolore, sconforto, arrivano febbre e prurito, si perde peso e ci si sente spossati. Le malattie inoltre tolgono tempo lavorativo ai genitori e costringono ad assenza da scuola, giorni di quarantena, notti insonni, pianti, corse al pronto soccorso.

Si tratta di una vera odissea che nessuno vorrebbe far vivere al proprio bambino. Chi riesce a scampare alle malattie infettive senza essere stato vaccinato è fortunato, ma se il numero di bambini vaccinati diminuisse allora la salute di chi non si è sottoposto a queste cure sarebbe ulteriormente minacciata.

E voi unimamme cosa ne pensate?

Se avete ancora qualche dubbio sulla bontà dei vaccini potreste consultare il portale che vi abbiamo consigliato tempo fa.

Vi lasciamo con un decalogo antibufale sui vaccini.

 

 

Maria Sole Bosaia

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