Unimamme, forse vi ricorderete della drammatica storia di Brittany, una donna non ancora trentenne che, affetta da un terribile tumore aveva deciso di morire il 1 novembre.
La sua decisione aveva destato molto scalpore e anche qualche critica, ora però pare che la donna abbia deciso di posticipare la propria dipartita perché non si sente ancora pronta a lasciare i suoi cari mentre le sue condizioni di salute sono ancora buone.
Come ha ammesso la stessa Brittany nel video che vi riportiamo: “sto ancora abbastanza bene, provo ancora gioia, mi diverto e rido con la mia famiglia e i miei amici. Adesso non mi sembra il momento giusto per morire”.
Brittany Maynard, lo ricardiamo, ha preso la decisione di praticare l’eutanasia perché affetta da un tumore che non le lascia speranze e che la vedrebbe spegnersi tra atroci sofferenze.
Brittany non morirà il 1 novembre, ma dice che “quel momento arriverà perché mi sento peggiorare. Sta accadendo di settimana in settimana“.
Dopo la diagnosi che le lasciava pochi mesi di vita Brittany si è rivolta all’associazione Compassion & Choices trasferendosi in Oregon, dove l‘eutanasia è legalizzata.
Come accennavamo la sua scelta, una volta diventata pubblica, ha destato moltissimi commenti. In tanti si sono chiesti se, una decisione così personale, andasse divulgata e se mettere un malato terminale sulla cover di un giornale fosse etico oppure no, ma Brittany ha voluto farlo, ha deciso lei di prestare il suo nome e la sua storia in sostegno del diritto di chi come lei è un malato terminale a scegliere di morire con meno sofferenza per se stesso e per i suoi cari.
Soprattutto Ira Byock, un importante medico esperto in cure palliative, ha criticato la scelta Brittany, accusando la Compassoin&Choices di sfuttarla, e dicendo che persone come lei potrebbero comunque avere cure eccellenti ed essere certi di morire dolcemente nel loro letto circondati dalla famiglia. Secondo Byock dare ai medici il potere di prescrivere medicinali letali è una cosa socialmente pericolosa: è vendere il suicidio assistito, quando con le cure giuste, secondo lui, si è in grado di controllare il dolore. La critica da lui mossa riguarda il fatto che molte persone che decidono di porre fine alla loro vita lo fanno non tanto per il dolore che provano, quanto per la sofferenza esistenziale e emotiva che vivono nel sentire di essere un peso per le loro famiglie. Continua poi dicendo che il medico ha come missione quella di proteggere le persone, e non di uccidere i pazienti. Infine si pone la seguente domanda: “Mi preoccupo su cosa accadrà a lei se sentirà ancora che valga la pena vivere il 1° di novembre. Potrebbe poi sentirsi in dovere di porre fine alla sua vita solo per soddisfare le aspettative del pubblico?
Ecco l’ultimo video di Brittany, molto commovente.
E voi Unimamme, cosa ne pensate di questa vicenda? Appoggiate la scelta di Brittany o siete d’accordo con il dottor Ira Byock?
Dite la vostra se vi va.
(Fonte: TheBrittanyFund /NationalReviewOnline)
Il 2 novembre Brittany ha fatto ciò che aveva dichiarato: ha preso una dose di barbiturici e ha salutato il mondo con questa frase: “ Addio a tutti i miei cari amici e alla famiglia che amo . Oggi è il giorno che ho scelto di andarmene con dignità di fronte alla mia malattia terminale , questo tipo di tumore al cervello terribile che ha preso così tanto da me … ma avrebbe preso molto di più.” Inoltre ha aggiunto “Il mondo è un posto bellissimo, il viaggio è stato il mio più grande maestro , i miei amici e le persone sono stati i più grandi donatori . Ho anche un cerchio di supporto intorno al mio letto mentre sto scrivendo … Addio mondo . Diffondere la buona energia . Un sogno per domani ! “.
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