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Salute e benessere bambini

7 consigli per proteggere i bambini dalle infezioni respiratorie ricorrenti

Published by
Michele

L’autunno è arrivato da qualche settimana, e con il calo delle temperature sono arrivati anche i primi malanni di stagione. Bronchiti, faringiti, febbre, raffreddore sono sicuramente le cause maggiori di preoccupazione per le mamme.

Alcuni fattori che minano la capacità dei piccoli di difendersi li possiamo intuire:

  • contatto all’asilo nido o materna
  • inquinamento ambientale
  • fumo passivo
  • uso del ciuccio.

Di certo non possiamo non mandare i nostri figli al nido o all’asilo, e su questo fattore non è possibile intervenire, su altri invece una nostra maggiore attenzione può aiutare nel limitare condizioni migliori per lo scatenarsi di malanni. Dall’uso del ciuccio  può essere scoraggiato fino a toglierlo (sapevate che proprio l’uso del ciuccio è concausa di otiti?), il proteggere il più possibile i bambini dal fumo passivo e dall’inquinamento è un accorgimento fattibile.

Infezioni respiratorie ricorrenti: come proteggere i bambini?

C’è chi si raffredda più spesso di altri. Succede ad 1 bambino su 4. Nei primi cinque anni una percentuale di bambini può andare incontro a queste ricadute, ed ammalarsi un pò più spesso rispetto ad altri. Questo tipo di malanni vengono definiti dai medici infezioni respiratorie ricorrenti se si presentano nel corso di un anno:

  • almeno 8 volte nei bambini al di sotto dei 3 anni
  • e 6 volte per i piccoli dai 3 ai 5 anni.

Inoltre episodi di faringite e di otite, infiammazione ai bronchi possono essere considerati correlati a problemi generali di tipo respiratorio. Seguite queste regole per prevenire il contagio, e per non portarvi dietro il raffreddore tornando a casa dall’ufficio, e per abbassare il rischio di trasmetterlo:

1. Coprite naso e bocca con un fazzoletto di carta quando si tossisce o si starnutisce.

2. Gettate via il fazzoletto subito dopo l’uso.

3. Lavatevi  le mani con acqua e sapone spesso, soprattutto dopo aver tossito o starnutito.

4. Cercare di evitare il contatto ravvicinato con persone malate.

5. Non toccate occhi, naso o bocca con le mani sporche.

Questi sono invece i suggerimenti, specifici del Ministero della Salute da conoscere e far conoscere ai nostri piccoli per prevenire il contagio nelle scuole:

  • igiene delle mani: lavare regolarmente le mani con acqua e sapone, soprattutto dopo avere tossito, starnutito e avere soffiato il naso;
  • corretta gestione delle secrezioni respiratorie: coprire la bocca ed il naso quando si tossisce e si starnutisce, possibilmente con un fazzoletto di carta, da gettare immediatamente nella spazzatura dopo l’uso;
  • pulizia ordinaria, con i normali prodotti comunemente in uso, delle superfici e suppellettili che sono a contatto con le mani (banchi, sedie, lavagne, dispostivi elettronici utilizzati: video-proiettori, computer, ecc.). Effettuare la pulizia subito, nei casi in cui tali superfici si presentino visibilmente sporche;
  • norme alimentari: non consumare cibi, bevande già assaggiate da altri, o da confezioni non integre; non mangiare utilizzando le posate di altri;
  • non portare alla bocca penne, gomme, matite ed altro materiale di uso scolastico e/o comune;
  • aerare le aule e gli ambienti regolarmente durante l’intervallo e dopo la fine di tutte le attività scolastiche quotidiane.

Care Unimamme, se al freddo ed alle temperature non abbiamo armi da interporre, sull’igiene e le buone pratiche da adottare per cercare di limitare il più possibile malanni e contagi possiamo davvero influire. Cerchiamo di fare attenzione per prime a non portarci a casa il raffreddore e cerchiamo di far mettere in pratica ai nostri piccoli ma efficaci consigli. Pensate i vostri figli possano seguirli?

 Noi vi lasciamo con un approfondimento sui mucolitici e su come non devono essere somministrati ai piccini sotto i 2 anni.

Michele

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