5 “trucchi” per togliere il ciuccio ai bambini secondo gli esperti

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Torniamo a parlare del ciuccio. Questo accessorio discusso e a volte “consacrato” nell’olimpo degli accessori più di aiuto alle mamme ed ai papà. Anche se c’è chi, come la nostra Valentina, è contro al suo uso, ed il perché ce lo aveva spiegato molto bene!

In ogni caso, il bisogno di suzione dei bambini è un istinto soddisfatto dai piccoli sin da quando sono nella pancia della mamma quando si alimentano attraverso il cordone. Ma una volta nato, ad assolvere questo compito è il seno della mamma che, attraverso l’allattamento, non solo nutre, ma rassicura e coccola il piccolo.

Il ciuccio sostiene quindi questa funzione, quella di sostituirsi al seno, ecco perché ad esempio è così importante che non venga mai proposto ai neonati prima che l’allattamento sia completamente avviato (l’uso del ciuccio in questo caso potrebbe addirittura comprometterlo).

Togliere il ciuccio è spesso un momento difficile per i piccoli e per i loro genitori ma, una volta cresciuti arriva il momento di liberarsi di “lui”, come si fa? Certo non c’è una scienza infusa che ci suggerisce una tecnica esatta per risolvere questo passaggio dai tempi incerti, ma di certo qualche esperimento andato a buon fine può aiutare chi è alla ricerca di buoni consigli.

Caro ciuccio addio… Siete pronti al grande passo?

Per molti bambini è un amico inseparabile, un conforto, una sicurezza, un “vizio”, una coccola difficile da abbandonare. Se però pensiate sia il momento di affrontare questo addio, ecco alcuni  “trucchi” che aiuteranno sia voi che il vostro bambino:

  • Non fare sparire il ciuccio all’ improvviso: questo potrebbe causare un profondo disagio, angoscia e disturbi del sonno. Il distacco deve essere graduale e distante dalle fasi delicate della vita del bambino( l’inserimento al nido, arrivo di un fratellino, problemi tra i genitori)
  • Mostrate al bambino dove teniamo il ciuccio: fate in modo che sia lui stesso a riporlo quando non ne sente il bisogno.
  • Limitatene l’uso solo in alcuni momenti della giornata: la nanna o il pianto disperato possono essere momenti in cui può essere “concesso” per consolarlo ma in genere quando il bambino lo cerca tentiamo di distrarlo. Proponiamogli un gioco, un libro, spieghiamogli che in quel momento non è necessario, vedrete che man mano lo cercherà con meno insistenza, fino a quando potremo addirittura proporgli di regalarlo ad un amichetto più piccolo.
  • Al nido parliamo di questa scelta con le maestre: se il bambino frequenta il nido, non dimentichiamoci di parlarne così da concordare una strategia comune.
  • Raccontiamo una fiaba: un’idea “creativa” potrebbe essere  quella di abituare il bambino ad abbandonare il ciuccio raccontando una favola che coinvolge il ciuccio stesso.Vi basterà rivolgervi alla biblioteca  o in libreria per vedere cosa c’è di disponibile ma se vi sentite davvero creative  inventate la “vostra storia” con protagonisti supereroi, principesse, magia…il vostro piccolo ed ovviamente il suo ciuccio!

A che età è consigliabile abbandonare il ciuccio?

I pediatri consigliano di abbandonare il ciuccio nel secondo anno di vita. Questo perché il suo uso potrebbe ostacolare lo sviluppo del linguaggio. E’ in ogni caso importante invitare i bambini a togliere il ciuccio per parlare e nel momento del gioco.

Quali sono le cose da non fare?

Ricordate non sono stati i bambini a chiedervi di usare il ciuccio, quindi siate consapevoli che possono crescere anche senza ed oltre a qualche accorgimento, ricordatevi di evitare questi atteggiamenti durante questo allontanamento del vostro piccolo dal suo “compagno ciuccio”:

  • Non prendete in giro il bambino: lui usa il ciuccio perché ne è dipendente. Ricordate di trattare sempre i bambini con rispetto.
  • Non agite senza preavviso: parlate ai bambini del fatto che è arrivato il momento di dire addio al ciuccio, dategli il tempo di assimilare e date delle giustificazioni a questa scelta.
  • Evitate di togliere il ciuccio in un momento “complicato” per il bambino: l’arrivo di un fratellino, un periodo difficile nei rapporti tra mamma e papà, l’inserimento al nido, quando è malato.

Care Unimamme, state affrontando questo momento? Lo avete già affrontato? Quale altra strategia conoscete per convincere un bambino a rinunciare al ciuccio, donate i vostri suggerimenti…e la vostra strategia di successo!

Noi vi consigliamo anche un approfondimento su come il ciuccio influisce sul rapporto tra genitori e figli.

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