Una delle principali preoccupazioni dei genitori è che il proprio figlio ingerisca qualcosa per sbaglio e che questo oggetto possa impedire la regolare respirazione. Per questo io e mio marito abbiamo fatto un corso di disostruzione pediatrica: ci hanno insegnato come praticare la manovra di Heimlich, sia sui lattanti (che possono correre il rischio di soffocare con un grumo di catarro) sia sui bimbi più grandi.
Nonostante ciò il timore è sempre forte. In casa si cerca di eliminare qualsiasi oggetto potenzialmente pericoloso, magari ci si concentra sui tappini delle penne, su parti piccole di giocattoli che potrebbero staccarsi; ma in realtà è praticamente impossibile mettere totalmente al sicuro la casa. Cosa fare allora? La scienza ci viene in soccorso.
La pila “intelligente”: ecco come funziona
Tra i tanti piccoli oggetti che i nostri figli potrebbero ingerire ci sono le famose e famigerate pile a bottone, quelle degli orologi tanto per intenderci, ma anche presenti in molto dei giocattoli elettronici che i nostri figli usano quotidianamente (giusto per farvi capire la diffusione di tali pile sappiate che ogni anno nel mondo ne vengono prodotte 5 miliardi).
Ora arriva questa nuova idea, la pila sicura a misura di bambino. Si tratta infatti di una batteria rivestita di speciali nanoparticelle che la rendono non tossica e non pericolosa anche in caso il piccolo la ingerisca.
Le pile che abbiamo usato finora in caso di ingestione danneggiavano immediatamente l’esofago e dovevano essere rimosse in emergenza e nel minor tempo possibile. Il rivestimento di nanoparticelle studiato dagli esperti Usa consente il passaggio di corrente solo quando la pila è inserita nell’apparecchio o nel gioco da alimentare. Quando non è così il rivestimento diventa un perfetto isolante che non lascia passare l’elettricità. Il meccanismo è intelligente e sicuro e tra l’altro ha dei costi molto bassi quindi si ipotizza che l’impiego su larga scala possa essere imminente.
Dunque un piccolo aiuto per le mamme, anche se l’attenzione deve sempre essere ai massimi livelli perché l’ingestione di oggetti così piccoli creerà sempre e comunque problemi e apprensione.
E voi unimamme? Avete mai vissuto uno spavento con le pile?
(Fonte: ansa.it)