Favola gay in un asilo genera scompiglio tra i genitori


Unimamme, oggi vogliamo parlarvi di una proposta in un asilo di Roma che ha suscitato la rabbia dei genitori dei suoi piccolo ospiti.

Si tratta di un’iniziativa dedicata al rispetto dell’omosessualità nata nell’ambito di un progetto sostenuto dal dipartimento dei Servizi Socio educativi e scolastici della capitale e che prevede la lettura di una storia intitolata: Piccola storia di famiglia.

“Per fare un bimbo servono un uomo e una donna, un semino e un ovino… Meri e Franci erano due donne, avevano solo ovini. Mancava il semino! In Olanda c’è una clinica dove dei signori gentili donano i loro semini per chi non ne ha. Franci si è fatta dare un semino nella clinica olandese e…l’ha messo nella pancia di Meri. Margherita ha cominciato a crescere! Margherita ora ha due mamme: sono i suoi genitori”.

Questo brano, tratto dal libro di cui vi abbiamo parlato ha fatto andare su tutte le furie alcuni genitori che hanno accusato le “lobby gay” di voler attaccare la famiglia tradizionale.

Su Libero sono stati pubblicati alcuni commenti dei genitori che hanno lanciato le pesanti accuse: “mi sembra solo una scelta ideologica da parte delle educatrici” ha dichiarato uno dei papà.

Le mamme, riunite nel Comitato articolo 26, hanno fatto pervenire una nota: “Spesso all’insaputa dei genitori, si va affermando una linea ben precisa. Si impone, in modo più o meno limpido, una cultura insidiosa, che mira alla decostituzione dei modelli di genere, alla sovversione delle evidenze di natura e allo stravolgimento del senso di famiglia e di genitorialità. Detto in altre parole, si insegna ai bambini, sin dalla più tenerà età, che non si nasce maschi o femmine ma che “sei quello che senti di essere”, senza differenza. Che non esistono una mamma e un papà, ma un genitore 1 e 2. E che perciò la famiglia può essere tutto e il suo contrario”.

Insomma un vero putiferio.

Oltre al testo citato, si parla di altri 2 testi :”Perché hai 2 papà?” (“un libro che in modo semplice e lineare spiega come nascono i bambini dall’amore di due uomini“) e “Il bell’anatroccolo, storia di un papero maschio Elmar che scopre di essere una femminuccia ed è molto orgoglioso di esserlo. La lista dei libri consigliati è stata affissa sulla bacheca del nido con il titolo: “Vogliamo leggerli ai nostri bambini e bambine, chi ce li regala?” dove “bambini” è scritto in rosa e “bambine” in azzurro.

Dall’asilo però negano di aver letto il libro ai bambini, ma di averlo solo inserito in elenco di libri suggeriti ai genitori, nell’ambito di un progetto chiamato “Educare alle differenze” sostenuto dal Comune di Roma.

E voi unimamme, cosa ne pensate? Partendo dal presupposto che il concetto di “contrastare la discriminazione” o di dire no alla “violenza omofoba” non è sbagliato, anzi, la domanda che ci si pone è: quando e soprattutto in che modo pensate sia il caso di iniziare a parlare di genitori omosessuali ai figli?
Dite la vostra se vi va.

(Fonte: Repubblica.it / La nuova Bussola quotidiana)

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