Ecco quindi l’esperienza pubblicata su Today di una mamma americana, Robyn Ross, che ha congelato le proprie uova in attesa del momento giusto per avere un figlio.
Robyn ha elencato 8 cose:
1- “Sono stata capace di superare la mia paura degli aghi”: questa donna è sempre stata spaventata dagli aghi e sapere che avrebbe dovuto iniettarsi ormoni per 2 settimane l’ha quasi fatta rinunciare. Si è quindi fatta aiutare dalla sua famiglia e dalla cognata, in particolare, riuscendo a sopravvivere alla prova.
2- Sentire meno pressione per gli appuntamenti sentimentali: dopo il divorzio, la protagonista ha preso molto sul serio gli appuntamenti che è riuscita a procurarsi, frequentando delle persone anche per diversi mesi. Tanto che alla fine usciva per un appuntamento tutte le sere, ma senza avvertire la pressione dello scadere del tempo e del trovare un compagno. Semplicemente pensava: “Chi è il prossimo?”
3- Gli uomini pensano sia una grande idea: se le donne possono sentirsi in imbarazzo per aver fatto questa scelta, gli uomini la pensano diversamente. Lei a tutti gli appuntamenti diceva agli uomini che aveva “gli ovuli nel freezer”, anche per essere chiara nel suo intento di avere figli. Nel caso di Robyn, l’uomo che sarebbe poi diventato suo marito ha accolto con entusiasmo la notizia.
4- Anche se aveva guadagnato tempo voleva un figlio al più presto: non appena Robyn ha capito di aver trovato l’uomo giusto ha contattato subito la clinica per farsi scongelare le uova, pronta ad attraversare la navata della chiesa con un bel pancione.
5- Non aveva realizzato quanto lavoro ci volesse a rimettere gli ovuli dentro. Robyn pensava che dopo tutte le procedure affrontate per mettere da parte gli ovuli, scongelarle sarebbe stato “uno scherzo“. In realtà Roby ha dovuto fare nuovi test, esami del sangue, ecografia vaginale per assicurarsi che l’utero fosse in buona salute per portare avanti una gravidanza. Infine ha dovuto assumere nuovi ormoni per preparare l’utero all’impianto.
6- Ci vogliono tantissimi ovuli per fare un bambino: Robyn aveva 39 anni quando ha fatto scongelare gli ovuli tenuti in serbo da 2 anni. Ne aveva messi via 14 e pensava di averne a sufficienza per 2 figli, ma ha dovuto farli scongelare tutti per ottenere di rimanere incinta. Dei 14, 4 sono stati fertilizzati e sono diventati embrioni, che sono poi stati trasferiti in utero. Quando le analisi hanno riscontrato che attendeva davvero un bimbo non ha potuto fare a meno di pensare di aver consumato tutte le uova disponibili. “Al giorno d’oggi le donne sono invitate a fare diversi cicli per mettere via 20 uova a bimbo” osserva Robyn.
7- Le sarebbe piaciuto aver congelato più ovuli: non si sa mai come va la vita e, dopo cinque anni di matrimonio, Robyn ha divorziato. Sua figlia però vorrebbe un fratellino, solo che Robyn che ora ha 44 anni non ha più ovuli congelati.
8- Non dimenticare mai quale miracolo sia un figlio: ogni bimbo è una benedizione, ma quella di Robyn è “rimasta congelata” per 2 anni e mezzo. La donna ha avuto preoccupazioni circa eventuali difetti di nascita e tutt’ora le ha circa le conseguenze a lungo termine, ma la sua piccolina è oggi una bimba magnifica, solare e compassionevole.
E voi unimamme cosa ne pensate di questa esperienza di procreazione assistita?
Dite la vostra se vi va.
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