Unimamme, torniamo a parlarvi di adozione e del modo in cui i genitori potrebbero parlare dell’argomento ai loro piccoli.
Una mamma americana, Rachel Quinn Egan ha voluto condividere la situazione vissuta dalle sue bambine in un parco giochi.
Mentre le piccole si divertivano al parchetto alcuni bambini hanno chiesto a una di loro in modo molto rude: “quella è la tua mamma? Perché lei è bianca e tu sei marrone? sei stata adottata? Dov’è la tua mamma? Perché non è qui? Dove si trova? Perché non ti ha voluto? Tu non sei uscita dalla pancia della tua mamma come tua sorella, vero?”
Nonostante la mamma delle bimbe le avesse preparate a rispondere a delle domande simili, mai, né lei né le figlie si sarebbero aspettate una simile fila di attacchi.
Uno dei piccoli ha chiesto a sua figlia se la sua mamma la amasse e lei ha risposto di sì ma che non poteva occuparsene, a quel punto un altro ha chiesto se si trattasse di una cattiva mamma.
Se questi bambini avessero appreso dai genitori come si dovrebbe parlare di adozione, sicuramente non si sarebbero comportati in quel modo. Probabilmente anche i loro genitori sono fantastiche persone che rimarrebbero stupite del comportamento dei figli. A volte non siamo inclini a parlare di quel che sembra ovvio, ma dovremmo farlo per il bene dei nostri bambini.
Come vi abbiamo ricordato col magnifico servizio dedicato alle adozioni anche questa è una realtà vissuta da molte famiglie.
In realtà è molto semplice, si tratta di uno dei vari modi in cui si diventa una famiglia, un bambino non è un figlio adottivo, è semplicemente un piccolo entrato a far parte della famiglia attraverso vie legali.
Vediamo quindi di dare qualche spunto per affrontare l’argomento:
Ci sono tante ragioni per cui dei genitori non possono allevare i figli, ma si tratta di una questione privata. I genitori naturali potrebbero:
Se qualcuno vuole condividere la sua storia lo farà a suo tempo, le domande non sono sempre benvenute, possono ferire i sentimenti della gente.
“Anche se i piccoli sono tristi perché hanno perso i genitori naturali, l’amore di quelli nuovi li fa sentire esattamente come i vostri. L’amore non è limitato dalla biologia” dichiara Rachel.
I bambini adottati potranno non avere lo stesso aspetto dei genitori, ma il loro amore li fa sentire esattamente uguali.
Al mondo, purtroppo, ci sono tantissimi bambini abbandonati e in attesa di una famiglia, l’adozione può arricchire le vite di molte persone.
Adozione infine non è sinonimo di “diversità” è solo un modo di diventare una famiglia.
Unimamme e voi cosa ne pensate delle parole di Rachel? Voi avete parlato di adozione ai vostri bambini? Quali parole avete scelto? Dite la vostra se vi va.
Fonte: Huffington Post.com
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