Care unimamme, tante volte abbiamo parlato dell’importanza della lettura, delle varie iniziative anche nazionali che incentivano soprattutto i piu’ piccoli alla lettura e all’ascolto, ed oggi vogliamo farlo parlandovi di una bellissima realtà non italiana, ma curata da un italiano “espatriato”.
Sergio Dogliani è un manager torinese che ha ideato nella città di Londra Idea Store, delle biblioteche molto particolari che non si limitano al mero “prestito” dei libri ma stimolano in altri modi alla lettura, alla conoscenza e alla cultura in generale.
Il primo dei 7 Idea Store nasce, per volontà del manager Sergio Dogliani, nel 1998 a Tower Hamlets, a Londra, un quartiere i cui abitanti chiedevano modernizzazione e servizi. Idea Store oltre che la biblioteca offre ai suoi avventori una serie di servizi di vario genere come le lezioni di
e molto altro ancora. Oltre 900 i corsi tenuti ogni anno tra le mura di Idea Store dove si recano famiglie di ogni ordine e grado. Per di più all’interno questi nuovi centri ospitano anche bar, caffetterie e gallerie d’arte oltre che un efficientissimo servizio di informazione vero e proprio dove si possono reperire notizie a 360°.
In pochi anni gli utenti di Idea Store si sono quadruplicati, oggi, infatti, oltre due milioni le visite annuali. L’Idea Store Whitechapel, il più grande, aperto 7 giorni su 7, registra circa 2000 presenze giornaliere. Altissime le percentuali di soddisfazione ben oltre superiori al 90%.
Nel sito c’è una sezione dedicata alle attività per i bambini, che sono innumerevoli:
Intervistato l’ideatore del progetto Idea Store, Sergio Dogliani, circa un’eventuale progetto gemello in Italia, risponde: “Mi piacerebbe moltissimo Idea Store in Italia. Qualcosa di simile è, ad esempio, il Centro Multiplo a Cavriago (Reggio Emilia) o, nella cintura milanese, il Consorzio Bibliotecario del Nord Ovest. È importante che l’amministrazione pubblica investa in un tale progetto che porta grandi vantaggi in cultura e istruzione. Idea Store è perfetto in una città medio-grande italiana: il quartiere londinese su cui gravitiamo conta 265mila residenti sugli 8 milioni di Londra e l’idea funziona perché è una rete di centri che copre un’area vasta e risveglia l’interesse per la lettura anche in chi ha un’idea antica delle biblioteche. Non so se questo può portare benefici pure al mercato editoriale, ma un servizio innovativo come il nostro invoglia più gente a leggere e si sa che a molti piace avere il libro di proprietà in casa”.
Dogliani, poi, continua mettendo in evidenza le difficoltà che incontrerebbe l’avvio di un progetto sì fatto dicendo: “In Italia vedo, soprattutto, mancanza di mentalità a favore di strategie a lungo termine come la nostra. Il programma a lunga scadenza è l’unica via per arrivare a certi risultati. E poi l’assenza di fondi per la cultura e l’istruzione, anche se si trovano finanziamenti per altri tipi di iniziative culturali, eventi per un giorno come la Notte bianca. Meglio investire in spazi e servizi che i cittadini possono usare negli anni. C’è inoltre il problema che in Italia, in alcuni campi, la cultura è vista con un atteggiamento elitario e questo va contro un progetto come Idea Store, che prende il meglio di un centro commerciale. Nell’indagine di mercato di partenza, poi, dai residenti ci fu detto chiaramente che si voleva un posto come un grande magazzino, dal punto di vista dell’aspetto e del trattamento, piuttosto che un’austera biblioteca, un impedimento alla partecipazione. Persino in Olanda e in Scandinavia, Paesi molto avanzati per offerta culturale, hanno messo in pratica alcune nostre idee”.
È un dato di fatto, ahinoi, che nel Nord Europa, Gran Bretagna compresa, si legge molto di più rispetto al nostro Bel Paese. Lasciatemi dire peccato, considerato che la lettura è il cibo della mente, ci apre la mente e di mantiene giovani.
E voi unimamme cosa ne pensate di questa meravigliosa iniziativa che dedica, tra l’altro, largo spazio ai bambini e ai ragazzi?
(Fonte: Ideastore, wisesociety.it)
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