I neonati capiscono anche il perchè delle nostre azioni


Unimamme oggi indaghiamo su come agisce il cervello dei nostri piccoli, gli scienziati infatti hanno aggiunto un nuovo, interessante tassello allo studio del modo in cui pensano i neonati.

Tre psicologi della Harvard University hanno scoperto che già a tre mesi, i neonati si aspettano che le persone, quando eseguono un’azione, utilizzino i movimenti più efficaci per raggiungere uno scopo. Vediamo insieme come fanno.

Neonati e scopo delle azioni: uno studio

Per condurre le loro ricerche gli scienziati hanno proceduto nel seguente modo:

  1. hanno considerato un campione di bimbi di 3 mesi (un’età in cui i bambini non sono ancora in grado di afferrare oggetti)
  2. a una parte di bimbi sono stati messi dei guanti dotati, all’esterno, di una superficie di velcro in modo che potessero vivere l’esperienza di afferrare un oggetto vicino a loro senza barriere
  3. successivamente è stata mostrata loro una persona che raggiungeva un oggetto dietro a una barriera facendo movimenti diversi
  4. è stato poi il turno di una persona che raggiungeva un oggetto senza barriera facendo movimenti simili a quelli fatti con la barriera
  5. i piccoli dotati di guanti hanno evidenziato una maggiore attenzione quando la persona raggiungeva il suo obiettivo in modo inefficiente
  6. i piccoli non dotati di guanto invece non riuscivano a distinguere tra il raggiungimento efficiente di un oggetto e quello invece più inefficiente

 

 Analisi dei risultati

Secondo Amy Skerry e i suoi colleghi si conferma così l’ipotesi che la capacità di comprendere azioni dirette a uno scopo compiute da un altro derivi dall’averle eseguite in prima persona quando i bambini sono ancora neonati.

D’altra parte però l’esperimento suggerisce anche che i piccoli comprendano le azioni dirette a uno scopo anche se non ne hanno ancora avuto un’esperienza diretta, e che quindi sia una capacità innata.

Unimamme e voi cosa ne pensate di queste affascinanti considerazioni? Noi vi consigliamo anche di dare un’occhiata all’articolo su come capire meglio i nostri neonati. 

Potrebbe essere utile!

 

 

 

Fonte: Le scienze.it

Gestione cookie