Care unimamme, da qualche giorno, un fan dei Lego, ha postato sul social network Reddit la foto di un foglietto di istruzioni stampato dalla celeberrima casa di giocattoli negli anni ’70, trovato in una scatola di costruzioni risalente precisamente al 1973.
Parole all’avanguardia ed illuminate, e subito diventate virali e che hanno riacceso il tema del sessismo sull’offerta dei giochi per bambini.
Gli stereotipi di genere influiscono da sempre anche in tema di giocattoli. Ce lo ha raccontato la nostra Valentina Colmi annotando i denominatori comuni del “reparto femminile” tipico di ogni negozio:
- è tutto rosa
- i giocattoli a disposizione sono o la cucina, o le bambole, o il piccolo ferro da stiro o la bancarella della frutta.
Per un lungo periodo questi connotati, che prospettano un destino per le bambine legato ai lavori di casa, sono stati gli stessi alla base delle accuse di sessismo fatte ad uno dei marchi di giocattoli tra i più conosciuti al mondo: la Lego
Di tutta risposta, proprio per andare contro lo stereotipo di genere di cui è stata accusata, la Lego ha fatto uscire nuove figure femminili che vi abbiamo mostrato tempo fa, con ruoli tipicamente considerati maschili, come lo scienziato o l’ingegnere.
Tornando alla lettera della Lego, se negli ultimi anni l’azienda ha avuto di questi problemi, quarant’anni fa sembrava invece essere estremamente moderna, ma lo era anche negli anni 80, come mostra la pubblicità di quegli anni.
Ecco cosa recita la scritta:
Ai genitori
La voglia di creare è forte in tutti i bambini. Maschi e femmine.
È l’immaginazione che conta, non l’abilità. Costruisci quello che ti viene in mente, nella maniera che desideri. Un letto o un camion. Una casa delle bambole o un’astronave.
A molti bambini piacciono le case delle bambole: sono più umane delle astronavi. A molte bambine piacciono le astronavi: sono molto più emozionanti delle case delle bambole.
La cosa più importante è mettere nelle loro mani il materiale giusto e lasciare che creino qualsiasi cosa preferiscano
Il “documento” è stato confermato da alcuni esperti come autentico ed accertato risalga agli anni ’70.
La Lego quindi si distingueva oltre quarant’anni fa per una certa visione, aperta e non sessista, di certo all’avanguardia rispetto all’immaginario della donna costruito solo pochi anni prima, negli anni cinquanta. Successivamente però la sensibilità dell’azienda si è spostata sempre più in produzioni differenziate per genere, a tal punto da essere criticate ed accusate di lanciare messaggi sessisti ai bambini e alle bambine di tutto il mondo.
Dal 2012 la tendenza è nuovamente cambiata, con un acuto ritorno al passato.
Care Unimamme cosa ne pensate? Credete che l’evoluzione dell’offerta Lego sia stata realmente connotata di sessismo, o si sia mantenuta al passo coi tempi, sfruttando economicamente una caratterizzazione prevalente della società degli anni 90/2000?
(fonte: ilpost)