Una mamma, pur di diventare tale sarebbe disposta a qualsiasi sacrificio e l’americana Zaundia Klingbeil lo ha confermato.
La sua storia e quella di suo marito Enoch è quella di una coppia come tante, con molto amore da dare, ma un passato di innumerevoli aborti spontanei nonostante il forte desiderio di diventare nuovamente genitori.
I due infatti hanno già un figlio di 11 anni e, do
po aver preso la decisione di averne un altro, credevano che sarebbe stato facile.
I fatti hanno mostrato però una realtà ben diversa. Zaudia Klingbeil infatti ha dovuto affrontare 13 aborti spontanei, di cui l’ultimo, quello di una coppia di gemelli a 18 settimane di gestazione l’ha gettata quasi nella disperazione.
A quel punto la donna e suo marito hanno avviato le procedure per diventare genitori affidatari, sperando poi di poter adottare uno dei bambini loro affidati, in America infatti, a dispetto dell’Italia, questo è già possibile.
“In ultima analisi stavamo solo pregando che Dio ci desse il figlio giusto” ha riferito Zaundia.
Ed ecco quindi che, come un fulmine a ciel sereno, è arrivata la telefonata che annunciava loro che c’era una bimba che doveva nascere pronta per essere adottata.
Solo che i Kingbeil non avevano abbastanza soldi per coprire tutte le spese, ed è qui che è entrata in gioco l’idea di vendere via internet l’anello nuziale di Zaundia e aprire una raccolta fondi su Gofundme.
“I beni materiali non possono seguirci nella tomba. Preferirei tenere un bimbo tra le mie braccia senza un bagliore su di esso che avere una mano vuota con un luccichio sopra” ha dichiarato la donna, come si legge su The Stir.
Dopo aver messo in vendita il garage, la notizia ha cominciato a diffondersi sui media e la donna ha trovato un acquirente, un uomo d’affari che ha offerto 8 mila dollari.
L’adozione tramite un’agenzia può costare fino a 13 mila dollari e questo ancora non copre le spese per procurarsi le cose necessarie per il bebè e le varie spese per l’adozione fuori dal loro Stato.
Inoltre a lavorare è solo Enoch, il marito di Zaundia, che fa l’appaltatore per un’azienda mentre lei ha lasciato il suo lavoro presso una casa di cura per poter viaggiare per andare a prendere il piccolo senza dare preavviso.
Tutto questo ha indotto la donna a pensare di vendere l’anello e di dare il via a una raccolta fondi online arrivando ad almeno 8 mila dollari.
Naturalmente l’idea di raccogliere fondi per dare la possibilità alle famiglie di adottare un bambino non è nuova e ha già sollevato numerose obiezioni negli ambienti di riferimento. Qualcuno ha infatti domandato “se non avete abbastanza soldi per l’adozione cosa vi fa pensare di averne abbastanza per essere genitori?“
Pronta però è arrivata la risposta di Zaundia: “solo perché si effettuano dei pagamenti su una casa non vuol dire non esserne possessori. Con l’adozione non ci sono delle rate, bisogna versare tutto in anticipo”.
“Se avessimo risparmiato tutti i soldi che abbiamo speso per i trattamenti e le cure di fertilità adesso avremmo abbastanza soldi per 3 adozioni, ma nessuno sa cosa può accadere nella vita” ha aggiunto Zaundia.
Grazie alla raccolta fondi Zaundia ha potuto mantenere l’anello di nozze. Oltretutto la sua iniziativa ha avuto il pregio di farle ricevere tante manifestazioni di sostegno tramite Go Found Me e la pagina Facebook aperta.
Unimamme e voi cosa ne pensate di questa incredibile storia riguardante il mondo delle adozioni? Ha fatto bene questa famiglia a fare di tutto pur di coronare il proprio sogno?
Dite la vostra se vi va.
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