E’ accaduto a Bari all’interno di una scuola elementare. Tre bulli hanno pestato con violenza un bambino di 7 anni durante l’orario di lezione. Il piccolo vittima della violenza è stato colpito dal “branco” con pugni, calci ed anche oggetti tra cui birilli di legno. Quello registrato, si è scoperto essere stato l’ultimo e più grave episodio di una serie di aggressioni iniziate già ad ottobre e sempre avvenute durante l’orario di lezione.
L’aggressione non ha conosciuto freni e si è perpetrata fino a che il bambino non ha perso conoscenza. Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta che dovrà accertare eventuali responsabilità anche da parte delle insegnanti per la mancanza di vigilanza.
Dal banale litigio tra bambini al pestaggio cruento. E’ questo il preoccupante excursus che vede il bullismo essere un fenomeno davvero preoccupante soprattutto nelle scuole. In quei contesti cioè dove la supervisione degli adulti unita agli scopi educativi dovrebbe più di tutti scoraggiare un atteggiamento lesivo nei confronti di un’altra persona.
Le parole dei genitori della vittima di questo caso rilasciate al Corriere della Sera , lasciano solo intravedere l’angoscia di un padre e di una madre per un avvenimento simile:
“Nella notte il piccolo faceva fatica a prendere sonno e, nei pochi momenti in cui era addormentato, si lamentava risvegliandosi bruscamente, spalancando gli occhi e gridando spaventato.”
Una volta preso in braccio il papà si accorge che il bambino avverte dolore al semplice contatto delle proprie mani con la schiena, così i genitori lo portano in ospedale:
“ecchimosi, alcune con aspetto figurato, al dorso, al fianco destro e sinistro, regione deltoidea destra e ginocchia; un piccolo ematoma alla regione occipitale, diverse escoriazioni superficiali in regione occipitale; un trauma toracico, lesioni multiple al capo, tronco e arti.”
Proprio per l’inaugurazione di questo anno scolastico vi abbiamo parlato del progetto di controllo messo in piedi dal Ministero della Pubblica Sicurezza, ma quel + 25% in più di casi segnalati dal primo gennaio al 31 agosto 2014 rispetto all’anno 2013 devono davvero fare riflettere circa la necessità di un intervento mirato a questi contesti.
Genitori, insegnanti e istituzioni dovrebbero sinergicamente rispondere a questa escalation di violenza e trovare messaggi coerenti che educhino i bambini ed i ragazzi alla NON VIOLENZA.
Care Unimamme, riflettiamo insieme su questo ennesimo caso di violenza e cerchiamo per primi di capire e saper prevenire questo fenomeno, proteggendo i nostri bambini dalla violenza ma non solo. Vi consiglio questa significativa guida che Telefono Azzurro ha rilasciato per scoprire se i vostri figli sono vittime di bullismo o se sono loro i bulli, può di certo aiutare a riflettere ancora più consapevolmente sul tema.
Raccontateci il vostro punto di vista. Cosa pensate sia utile fare per stoppare tutta questa violenza tra i più piccoli?
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