Unimamme, forse ancora non sapete che David Beckham e Robbie Williams tra un tiro al pallone, una sfilata di moda e una sosta in sala incisioni sono diventati ambasciatori UNICEF.
Oltre all’impegno umanitario entrambi sono felici padri di famiglia. Beckham di 4 teneri pargoli, mentre Robbie Williams di due.
Sarà anche per la questione della paternità che i due hanno deciso di mobilitarsi in favore di una campagna UNICEF che riguarda i bambini. Ed ecco quindi le due icone pop farsi avanti, come mostrato in modo molto efficace attraverso le immagini, per aiutare e proteggere i piccoli, invitandoci a fare altrettanto.
“Se vedete un bimbo in pericolo dovete farvi avanti per proteggerlo qualunque sia la minaccia” ci tiene a sottolineare Beckham, aggiungendo: “milioni di bambini in tutto il mondo fronteggiano pericoli: violenze, malattie, disastri. Abbiamo bisogno di afferrare questa opportunità per farci avanti e proteggerli adesso”.
Robbie Williams invece commenta: “ho incontrato bambini in tutto il mondo che hanno affrontato incredibili pericoli. Ad Haiti i piccoli hanno perso tutto durante il terremoto, mentre i piccoli messicani corrono il rischio di abusi e violenze”.
Williams cita la propria esperienza personale come papà: “da quando sono diventato papà ho capito quanto questi bambini abbiano bisogno di qualcuno che li protegga“.
Per lanciare la propria campagna l’UNICEF ha ideato anche un piccolo video di 90 secondi in cui si ipotizza un’epidemia di violenza nei confronti dei bimbi per la quale però esiste un vaccino.
Le statistiche degli abusi sui bambini sono da brivido:
- 1 bambino muore ogni 5 minuti per essere stato vittima di violenza
- si tratta dei 3/4 delle morti di piccoli in Paesi che vivono in pace
- 345 bimbi muoiono in modo violento nel mondo, ogni giorno
“I bambini sperimentano situazioni violente ogni giorno e in qualunque parte del mondo” riferisce Susan Bissell, a capo dell’unità di protezione dei piccoli per l’UNICEF.
“Quello che ci lascia sconvolti è che per due decadi ci siamo concentrati sulla mortalità infantile causata da malattie prevedibili, quando invece la mortalità infantile ha molte cause” riprende la Bissell.
Unimamme, la scienza ci indica che gli abusi creano danni incalcolabili ai nostri piccoli, seguiamo l’esempio suggeritoci da Beckhame e Williams e non esistiamo a intervenire in loro difesa.
Fonte: Daily Mail.co.uk