Unimamme, quando si dice che i cani sono gli amici più fedeli dell’uomo non si scherza affatto e il piccolo randagio Arthur, protagonista della storia che stiamo per raccontarvi, può pienamente dimostrarlo.
Tutto è cominciato quando Mikael Lindnor stava guidando il suo team Peak Perfomance nelle fasi finali dell’ Adventure Racing World Championship in Ecuador, una gara per indomiti trekkers, ad un certo punto lungo il loro percorso è apparso un randagio piuttosto emaciato a cui Mikael ha offerto un po’ di carne come atto di gentilezza.
Da quel momento però il cagnolino ha rifiutato categoricamente di lasciare il fianco di Mikael, seguendo il team tra i flutti quando andavano in kayac, scalando le montagne e affondando con le zampe tra la palta.
Il gruppo è rimasto così impressionato dalla resistenza e fedeltà del cane che hanno deciso di chiamarlo Arthur e di farlo diventare membro onorario della squadra.
Alla fine dell’avventura Mikael e il dolce Arthur erano diventati amici per la pelle ed è stato naturale che l’uomo decidesse di portare a casa il suo nuovo compagno. Così, dopo aver consultato il Ministero dell’Agricoltura Svedese e aver ricevuto il nulla osta, Mikael, ha potuto riportare con sé, in patria il piccolo Arthur.
Purtroppo, a causa della quarantena, Arthur ha dovuto attendere a lungo in isolamento per essere sicuri che non avesse qualche malattia. “Mi è dispiaciuto lasciare Arthur in aeroporto ma sapevamo che quelle erano le condizione per poterlo portare in Svezia” ha ammesso Mikael.
Arthur è stato ricompensato della sua pazienza con un bel giardino dove fare capriole, l’accesso a un dentista canino e lo sconfinato affetto di tutta la famiglia di Mikael, in modo particolare di quello della figlioletta Philippa.
“Andava in giro gridando cagnolino cagnolino cagnolino e sembrava molto interessata” ha aggiunto Mickael “penso che all’inizio fosse un po’ spaventata, ma tutto è andato bene quando lo abbiamo portato a casa. Arthur è un cane molto dolce”.
In seguito Arthur ha confessato al Daily Mail di non essersi accorto, almeno all’inizio, di quanto fosse malato il cagnolino.
“Aveva delle ferite che sanguinavano e parassiti ovunque. Il veterinario mi ha riferito che probabilmente Arthur era in quello stato da 6 mesi” ha detto Mikael.
Dopo una visita dal veterinario, in patria, Arthur è subito migliorato. Il cagnolino si è abituato in fretta al freddo svedese, anche perché è stato trovato sulle montagne dell’Ecuador.
Riassumendo la sua esperienza Mikael afferma: “sono andato in Ecuador per vincere la World Championship e invece ho trovato un amico“.
Al momento è in atto anche una raccolta di fondi per aiutare e sostenere altri cani randagi, a nome di Arthur, tutte le informazioni sono disponibili sulla pagina Facebook del Team Peak Performance.
Unimamme, piu’ di una volta vi abbiamo parlato di quale bellissima amicizia può nascere con un animaletto a quattrozampe,
ma in questo caso è ancora piu’ bella perchè inattesa! E voi non avete mai pensato di prenderne uno, magari abbandonato, come ha fatto Mikael?
Fonte: Daily Mail.co.uk
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