Unimamme, oggi vi raccontiamo l’incredibile storia del piccolo Aidan, un bimbo di 9 anni disabile che, ha trovato un modo veramente ingegnoso di far fronte al proprio problema.
Il ragazzino è infatti nato con il braccio sinistro lungo fino al gomito e, per buona parte della sua vita ha dovuto indossare delle protesi normali che non gli permettevano però di eseguire movimenti complessi.
Da due anni il bambino aveva deciso di non indossare più la protesi, perché dopotutto anche senza di essa poteva condurre una vita che gli consentiva di giocare al computer, nuotare, fare karate.
Il laboratorio dev’essere stato di grande ispirazione per Aidan, perché successivamente, utilizzando vecchi giocattoli e pezzi gentilmente donati da un negozio di ferramenta e facendosi aiutare da alcuni esperti, ha inventato un prototipo di protesi composta da un’asta metallica filettata davvero “multitasking”.
Su di essa infatti si possono avvitare:
Si tratta quindi di una vera “mano di Lego” dalle molteplici funzionalità.
La sua incredibile invenzione ha attirato l’attenzione di alcuni ingegneri e presto la protesi di Aidan sarà disponibile anche per altri bambini e per chiunque abbia una stampante 3d, come si legge su The Atlantic.
Purtroppo il tipo di tecnologia che si usa per gli adulti non viene applicata anche alle protesi per bimbi, a causa dei costi. Una di esse infatti può valere da 5 ai 15 mila Euro e dovrebbe essere cambiata spesso per seguire la crescita dei piccoli.
Unimamme, come il padre di Leon che ha costruito una mano bionica per il figlio anche Adrien si è prodigato per risolvere il proprio “problema” utilizzando la propria creatività.
Voi cosa ne pensate della sua trovata? Sarà efficace?
Fonte: Atlantic
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