Unimamme, sarete forse liete di sapere che la scienza continua a fare progressi affinando le proprie conoscenze sull‘autismo.
Una nuova ipotesi sull’origine di questo disturbo si affaccia nel panorama scientifico, dal momento che alcuni ricercatori della Leeds University, dopo aver condotto degli esperimenti, sono arrivati alla conclusione che potrebbe essere la mancanza di un gene specifico a innescarne lo sviluppo.
Il dotto Dr Steven Clapcote, che ha condotto la ricerca, si è avvalso della “collaborazione” di alcune cavie da laboratorio: alcuni topi carenti di un determinato gene e che presentavano sintomi simili a quelli dell’autismo nei bambini come:
I ricercatori hanno osservato come l’assenza del neurexin II influenzi il cervello. Come afferma il dottor James Dachtler, anche lui della Leeds University “abbiamo scoperto che i topi affetti avevano bassi livelli della proteina chiamata Munc18-1 nel cervello.
Questa proteina aiuta a rilasciare neurotrasmettitori, sostanze chimiche che portano i segnali attraverso spazi tra le cellule che vengono chiamate sinapsi.
Bassi livelli di Munc18-1 nei topi affetti indicano che il rilascio di sostanze chimiche neurotrasmettitori potrebbe essere compromessi, nelle cavie, così come nei soggetti affetti da autismo.
La ricerca portata avanti dagli scienziati di Leeds hanno cercato un’ulteriore connessione con il gene neurexin II. A questo proposito però il dottor Dr Clapcote ci tiene a sottolineare che non tutte le persone con autismo mancano di questo gene.
L’importante però è aver cominciato ad effettuare degli studi di questo tipo per approfondire le conoscenze circa l’autismo.
Unimamme, saprete bene che la scienza sta indagando a 360° per scoprire l’origine di questo disturbo, alcuni scienziati sostengono che sia dovuto alla mancanza di ferro della mamma, ma molte opzioni rimangono aperte. Voi cosa ne pensate?
Fonte: Daily Mail.co.uk
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