E’ ormai accertato come l’uso di internet può minare la sicurezza dei bambini ed esporli eccessivamente a pericoli. Il numero impressionante di numero di oltre 1000 siti segnalati da Meter lo ha dimostrato chiaramente.
Inoltre, è ormai acclarato che l’abuso di internet da parte degli adolescenti possa avere effetti negativi tanto sulla salute quanto sulle relazioni sociali sino a poter sfociare in vere e proprie psicopatologie di nuova entità.
Tuttavia anche l’atteggiamento “proibizionista” dei genitori può diventare controproducente, quindi? Cosa fare?
La risposta a queste tematiche è stato il tema di “Bambini Sicuri“, titolo degli Stati Generali della Pediatria 2014, organizzati dalla Società Italiana di Pediatria in collaborazione con la Polizia di Stato. In occasione della Giornata Mondiale del Bambino e dell’Adolescente ,che si celebra ogni anno il 20 novembre, numerosi eventi si sono tenuti in diverse regioni italiane con il coinvolgimento non soltanto del mondo pediatrico, ma anche dei rappresentanti di genitori, insegnanti, studenti, istituzioni, e di tutte le componenti della società civile che si occupano della salute del bambino.
Questi i temi principali su cui si è concentrata questa ampia sinergia:
Nell ‘ambito della sicurezza in rete, la Società Italiana di Italiana di Pediatria e la Polizia di Stato hanno stilato un vademecum di informazioni e consigli utili rivolti ai genitori e a tutta la famiglia al fine di proteggere i bambini da rischi controllabile e che possono essere prevenuti.
CONSIGLI PER I GENITORI
PARLA con i tuoi figli di sicurezza e tecnologia quanto prima e più spesso che puoi, nello stesso modo in cui parli della sicurezza a scuola, in auto, sui mezzi di trasporto pubblici o in ambito sportivo. È importante fargli capire che Internet non è un mondo virtuale ma è parte della vita reale.
CHIEDI quali ai tuoi figli quali sono secondo loro le informazioni che è appropriato condividere online e quali è meglio evitare. Parla con loro di come percepiscono la privacy e di quali strumenti o accortezze utilizzano per tutelarla.
ACCOMPAGNA i tuoi figli, soprattutto i più piccoli, il più possibile e da subito attraverso l’esperienza di navigazione online, condividendo insegnamenti e impressioni sui contenuti.
IMPARA dai tuoi figli. A meno che tu non sia un utente di Internet particolarmente attivo, è probabile che i tuoi figli ne sappiano più di te. Dai loro atto di questa competenza: chiedigli di aiutarti ad utilizzare un determinato servizio online o a configurare la tua presenza su un social network. È un ottimo modo per capire come si comportano su Internet e per renderli consapevoli di eventuali pericoli.
RISPETTA i loro interessi. I ragazzi di oggi sono cresciuti con Internet, cellulari e SMS. Le nuove tecnologie hanno sempre fatto parte della loro vita e rappresentano una importante opportunità per il loro presente e per il loro futuro. Attento a non definirle come una “perdita di tempo” perché significa criticare gran parte delle loro interazioni sociali e delle attività che svolgono ogni giorno.
CONSIGLI PER I RAGAZZI
STABILISCI alcune regole di base. Prima di postare qualcosa, pensaci bene! Tutto ciò che metti online e che riguarda te stesso o un’altra persona potrebbe essere interpretato male, copiato e distribuito in modi che non ritieni opportuni.
ATTENTO a non dare confidenza agli sconosciuti, proprio come nel mondo offline, e non rendere disponibili a chiunque informazioni private, fotografie ecc.
CONTROLLA le impostazioni sulla privacy dei servizi online che utilizzi e stai sempre attento a cosa condividi con chi, utilizzando gli strumenti di controllo messi a disposizione dai vari servizi online che utilizzi
SEGNALA i contenuti inappropriati: ricorda che la maggior parte dei servizi online ti permettono di segnalare e richiedere la rimozione dei contenuti inappropriati. Puoi sempre rivolgerti alla Polizia Postale per segnalare contenuti o attività illegali su Internet (www.commisssariatodips.it).
APRITI se hai un problema, parlane con qualcuno: un amico, i tuoi fratelli, i tuoi insegnanti, i tuoi genitori, una associazione o le forze dell’ordine. Qualcuno potrà sicuramente aiutarti.
Voi care Unimamme, qual è l’ambito che più vi preoccupa se pensate alla sicurezza dei vostri figli? Condividerete questo vademecum con i vostri figli?
Fonte: SIP
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