Unimamme, quella che stiamo per raccontarvi è una storia che affonda le sue radici nel bullismo scolastico, ma con un fantastico finale.
Casey Elder è una ragazza che per anni, da bambina, è stata vittima delle prese in giro dei compagni che la definivano “brutta”, “grassa” e le auguravano addirittura di “morire”.
La piccola Casey, purtroppo, si rese conto di essere molto malata, alla tenera età di 2 anni. La sua temperatura infatti salì a 41° e il suo corpo divenne improvvisamente debole e affaticato.
“I miei genitori rimasero pietrificati e mi portarono di corsa all’ospedale” racconta la ragazza.
Fu in quel momento che alla piccola venne diagnosticata la Kawasaki, una sindrome piuttosto rara che colpisce soprattutto i bambini sotto i 5 anni.
Questa brutta malattia può causare:
Così la vita di Casey ha cominciato a complicarsi. “Questo problema ha scatenato un’altra serie di malattie tra cui ovaie policistiche, asma, sindrome da colon irritabile , sospetta artrite reumatoide e malattie ai polmoni” ha dichiarato Casey all’Huffington Post.
Alla Kawasaki poi è andata ad aggiungersi un’altra malattia che, a sei anni, causava anomalie nel battito cardiaco, facendolo battere più velocemente del dovuto.
“Ho avuto un attacco a scuola, una volta, quando avevo 12 anni, il mio cuore batteva freneticamente, ma vedendomi andare nel panico i miei compagni si sono messi a ridere e mi tormentavano con lo sguardo” ha ricordato la ragazza all’Huffington Post.
I suoi compagni, invece di sostenerla, aiutarla e manifestarle solidarietà in quella difficile situazione non hanno fatto altro che aggravarla, chiamandola “brutta e grassa” e quando hanno scoperto del suo cuore le hanno detto che sarebbe morta presto.
Gli atti di bullismo nei suoi confronti l’hanno spinta a cambiare scuola. Ma Casey e i suoi medici non si sono arresi.
Dall’età di 12 anni Casey si è sottoposta a 7 interventi chirurgici e, finalmente, all’età di 19 anni le è stato tolto il dispositivo per misurare i battiti cardiaci.
Ora Casey, diventata una giovane donna, è una modella che lavora in modo professionale, per un’agenzia, in barba a tutti coloro che un tempo la definivano “brutta”.
Una bella “rivincita” non credete?
Unimamme, purtroppo il bullismo è, ai nostri giorni, un problema molto diffuso, noi vi lasciamo con 11 segnali per capire se il vostro piccolo è sottoposto dai compagni a questo trattamento.
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