Unimamme, è proprio vero che la gravidanza è anche un coraggioso tuffo nell’ignoto, come testimonia l’incredibile vicenda di una mamma inglese: Gemma Jamieson.
La sua sorprendente storia ha avuto inizio nel mese del luglio scorso, quando i signori Jamieson hanno partecipato a un festival di automobili. Ad un tratto, mentre erano in macchina la donna ha iniziato a gridare che la sua spalla si stava contraendo, in poco tempo le contrazioni si sono estese causando un enorme attacco di convulsioni.
“Deve essersi anche morsa la lingua perché aveva problemi a respirare” ricorda il marito.
“Io invece le ho praticato la respirazione bocca a bocca, senza di essa molto probabilmente non sarebbe arrivata in ospedale” ha aggiunto un paramedico
In ospedale la donna ha avuto un secondo, violento, attacco ed è stato in quel momento che i medici hanno scoperto che si trattava di un caso di pre-eclampsia.
I dottori hanno informato Gemma che l’unico modo per salvare il piccolo era quello di farlo nascere immediatamente, ma lei non ricorda molto di più, solo l’idea di non voler dare alla luce il bimbo alla 24° settimana di gestazione.
Il marito di Gemma racconta che quando la consorte ha partorito Tyler, con un taglio cesareo, lei era completamente incosciente. “è stato terribile vedere Gemma così malata, sapere che aveva avuto un bambino che non aveva mai incontrato”.
Il piccolo prematuro, ha dovuto affrontare una dura battaglia per sopravvivere. “è nato a 24 settimane ed era così piccolo che i suoi polmoni non si erano sviluppati adeguatamente, per questo ha contratto la polmonite cronica”.
Tyler ha ricevuto ben 17 trasfusioni di sangue ed è rimasto a lungo in terapia intensiva neonatale.
Gemma invece è rimasta incosciente per 3 giorni senza alcun ricordo di aver dato alla luce il piccolo che aveva portato in grembo per 6 mesi.
“Il mio primo ricordo è quello di mio marito Dale che mi mostrava un’immagine sul telefonino dicendomi che si trattava di nostro figlio” ha dichiarato la donna al Daily Mail.
“Mi sono sentita derubata dell’esperienza della gravidanza, non avevo nemmeno sentito il bimbo scalciare” aggiunge Gemma che è stata subito informata dal marito del peso e dello stato di salute del bimbo.
“Non potevo credere a quello che era successo, mi ero perso la sua nascita, tutti i nostri parenti l’avevano visto prima di me era quasi insopportabile” ha proseguito Gemma “partorire è uno dei grandi momenti della vita di una donna e io me lo sono perso”.
Lentamente, Gemma si è ripresa dall’attacco determinato dalla pre-eclampsia che solo nell’1% o 2% ha conseguente gravi come accaduto a lei.
Questa mamma coraggiosa ha poi dovuto affrontare un ulteriore trauma, quello di vedere il figlio nel reparto di terapia intensiva: “era sotto ventilazione e aveva indosso un cappello. Tutto quello che potevo fare era accarezzarlo mentre rimaneva nell’incubatrice.
A 4 settimane il bimbo ha dovuto subire una delicata operazione, in seguito i dottori li hanno avvertiti che aveva il 98% di essere non vedente e ha affrontato 5 ulteriori operazioni agli occhi.
Nonostante queste brutte notizie, a sei mesi, Tyler ha cominciato a migliorare e i genitori hanno potuto portarlo a casa.
La sua vista è buona e, piano piano, il bimbo si è rafforzato. Dale, il padre, riassume così l’avventura attraversata dalla sua famiglia: “è incredibile pensare a tutto quello che hanno attraversato e che siano qui per raccontarlo”. Sicuramente il prossimo sarà un Natale indimenticabile per la famiglia.
Unimamme, fortuna tutto è rientrato, ma cosa ne pensate della storia di Gemma?
Fonte: Daily Mail.co.uk
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