Se si parla di cibo sano non è possibile non tenere in considerazione una serie di fattori che vanno al di là della serietà e del produttore e dei rivenditori.
Vi abbiamo parlato dei 4 semplici ma importanti consigli sulla sicurezza alimentare, come scegliere, preparare e conservare i cibi. Facciamo ora un ulteriore passaggio e prendiamo consapevolezza di ciò che è scritto sulle etichette dei cibi confezionati.
L’etichetta presente in tutti, o quasi tutti, i prodotti alimentari è fonte importante di informazioni e rappresenta la base di un consumo consapevole. Non è però sempre semplice o intuitivo capire ciò che viene riportato, ecco quindi una breve guida su come leggerla e interpretarla.
L’etichetta nutrizionale è un modo in cui il consumatore viene tutelato ed è assolutamente imprescindibile leggerla se vogliamo conoscere ciò che mangiamo. Ci informa degli ingredienti nutritivi del prodotto ed il suo valore energetico.
In essa sono in genere indicati, in ordine decrescente sulla base della quantità:
Se oltre a questi classici componenti trovate scritta una “E” seguita da un numero, quello significa che nell’alimento è presente un additivo autorizzato dall’Unione Europea.
La denominazione di vendita indica il nome con il quale è comunemente conosciuto il prodotto, non può essere sostituita da un nome di fantasia o da un marchio di fabbrica. Si tratta della scritta con cui viene propriamente definito un prodotto, (ad esempio: Arance Rosse di Sicilia).
Tramite l’etichetta puoi inoltre conoscere il nome e la sede del fabbricante, del confezionatore o del venditore di un alimento. Talvolta il nome dell’operatore è sostituito da un marchio depositato. Inoltre, è sempre indicata la sede dello stabilimento di produzione o di confezionamento.
L’elenco degli ingredienti può essere utile soprattutto in casi di intolleranze alimentari o di soggetti allergici. Gli ingredienti devono essere riportati in ordine di quantità decrescente e tra di essi vengono compresi anche gli additivi come:
La legge rende obbligatorie queste indicazioni solo quando sono ritenute indispensabili per un buon utilizzo del prodotto, ma ultimamente la maggior parte dei prodotti le riporta. Attenzione alla scadenza! Ecco come leggere le diciture:
Anche se molto c’è ancora da fare, pensate ad esempio alla scarsa legislazione che ha permesso nel tempo di mascherarne la presenza dell’ olio di palma, dichiarato dai nutrizionisti ingrediente nocivo per la salute soprattutto dei bambini, sono molti i passi avanti.
Il consumatore infatti, da ultimo anello della catena del consumo è sempre più il primo decisore, questo significa che il suo ruolo non è passivo ma assolutamente attivo, dipende quindi anche da lui, oltre che il corretto utilizzo degli alimenti anche la loro scelta.
Care Unimamme, cosa ne pensate? Avete l’abitudine di leggere l’etichetta degli alimenti, è importante per voi prima dell’acquisto?
(Fonte: Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione)
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