Ci sono malattie contro le quali la speranza di guarigione viene supportata in modo importante da azioni di ricerca volte a combatterla. Una di queste è la leucemia.
Il video che vi mostriamo è una breve ma significativa intervista rilasciata dal dott. Ettore Biagi, medico e ricercatore dell’Ospedale San Gerardo di Monza, il quale illustra gli enormi progressi della scienza internazionale nello sperimentare un nuovo tipo di cura contro la leucemia.
L’occasione è importante e segna un avanzamento anche per la ricerca italiana. All’ospedale San Gerardo di Monza infatti, il Laboratorio interdipartimentale di Terapia cellulare e genica “Stefano Verri”, diretto dal dottor Ettore Biagi, verrà dotato di una stanza, unica in Italia, per la terapia genica.
Per terapia genica (o terapia molecolare) si intende l’inserzione di materiale genetico, DNA, all’interno delle cellule al fine di poter curare delle patologie. Consiste più esattamente nel trasferimento di uno o più geni sani in una cellula malata, al fine di curare una patologia causata dall’assenza o dal difetto di uno o più geni mutati. Ve ne abbiamo parlato recentemente, raccontandovi la storia di Emily, guarita dalla leucemia proprio grazie a questa nuova terapia.
La realizzazione di questa sala è stata possibile grazie agli sforzi e ai fondi raccolti dall’associazione “Quelli che con Luca“.
Luca è un bambino di 9 anni che nel 2010 si ammala improvvisamente di leucemia mieloide acuta, e che ricoverato presso l’ospedale San Gerardo di Monza, dopo diverse cure, viene a mancare il settembre dell’anno successivo. Una storia triste, ma che ha spinto i genitori ad aprire l’associazione “per far sì che dal dolore di una perdita possa nascere un circolo virtuoso di amore e altruismo per contribuire a salvare quei piccoli grandi eroi che meritano tutto il nostro supporto per sconfiggere la malattia“, come si legge nel sito dell’Associazione.
Grazie a questa dotazione, il San Gerardo sarà il primo centro nel nostro Paese a sperimentare questo tipo particolare di cura già messo a punto da tre anni negli Stati Uniti.
Care Unimamme, ricordiamo purtroppo un triste dato. La leucemia infantile infatti è oggi la forma più frequente di tumore pediatrico e costituisce circa il 35% dei casi, ed è la seconda causa di morte dopo gli incidenti. La ricerca è più che importante, negli ultimi decenni sono stati conseguiti notevoli progressi nella terapia della leucemia infantile, e se negli anni ’70 nessun bambino guariva, ai giorni nostri la sopravvivenza media si attesta intorno all’80%.
Sperando di potervi presto parlare di ulteriori passi avanti ottenuti per mezzo di questo investimento, vi riproponiamo le parole del Dott. Biagi rilasciate in questa breve ed esplicativa video intervista e vi invitiamo a visitare il sito dell’associazione QuellicheconLuca per meglio comprendere cosa si sta facendo e magari supportarli.
(Fonte: Repubblica)
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