Discariche, scorie pericolose, cumuli di scarti industriali e un preoccupante incremento dell’incidenza dei tumori infantili non sono, purtroppo, prerogativa esclusiva delle terra campana, ma anche della Lombardia, come attesta l’attività di alcune mamme bresciane.
Ormai le chiamano “mamme volanti” perché per comprendere e far capire anche alle alte persone il degrado ambientale raggiunto dai territori bresciani Francesca e altre coetanee hanno deciso di sorvolare con un piccolo aereo le zone contaminate.
Aumento dei tumori infantili in Lombardia: quale relazione con l’ambiente?
A farsi “portavoce” di questa iniziativa, che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica su un problema che ci riguarda da vicino, è Francesca, mamma di un bimbo ammalatosi di leucemia che, attraverso il proprio calvario, ha incontrato tante altre donne con figli con gli stessi problemi.
“Quest’anno si è ammalata prima mia madre di un carcinoma maligno al cranio e poi mio figlio” dichiara la donna, venuta a conoscenza di una realtà che fino a quel momento non conosceva, le corsie del reparto di pediatria invase da bimbi con tumori.
“Fa veramente male vedere le corsie piene di bambini ammalati. Non può essere un caso. Sicuramente una delle cause è l’ambiente malato in cui viviamo. Abitiamo in una provincia ricca per via delle industrie, abbiamo tanti servizi ma siamo sicuri che questo ci possa rendere felici o sereni? Se ci ammaliamo, se i nostri figli si ammalano, il prezzo diventa troppo alto” dichiara Raffaella, madre di una piccina che ha perso la vista per un tumore e i cui famigliari hanno avuto problemi simili.
A fare eco alle preoccupazioni delle mamme c’è anche il parere di un esperto: il dottor Tarcisio Prandelli che tenta di fare un bilancio di tutti i piccoli ammalati, considerando i propri pazienti e quelli dell’Isde, l’associazione medici per l’ambiente di Brescia.
Secondo lui diverse patologie possono derivare dall’inquinamento: “è risaputo, e sono stati pubblicati molti studi sull’argomento, che c’è la possibilità di malattie cardiovascolari, compreso l’infarto del miocardio, dovuto ad inquinanti; però le malattie più direttamente legate all’inquinamento oltre al cancro, sono la multi sensibilità chimica, la sindrome da stanchezza cronica e la fibromialgia”.
Il dottor Prandelli ammette di aver visto un notevole incremento delle patologie autoimmunitarie, soprattutto alla tiroide e, in modo particolari, i tumori nei bambini, mai tanti come in questi ultimi 10 anni.
Purtroppo, anche nella letteratura scientifica non ci sono molti dati, perché si tratta di sperimentazioni molto costose che spesso vengono applicate agli adulti e non ai piccoli.
Tuttavia, come trapela dalle sue parole, è innegabile una relazione tra inquinamento ambientale e alcune serie patologie.
Le mamme volanti lottano contro l’inquinamento
Così, Francesca e altre mamme hanno deciso di prendere in mano la situazione, partendo dai servizi ai disabili nelle scuole per poi diventare sempre più attive sul territorio, affrontando diversi temi e facendo leva sulle amministrazioni per un pronto intervento.
Le mamme volanti hanno quindi organizzato dibattiti, conferenze, proiezioni, per rendere maggiormente consapevoli i loro concittadini della situazione del loro territorio, economicamente ricco, ma il cui scotto viene pagato in modo drammatico dalle famiglie che vivono in queste aree altamente inquinate.
“Ad un certo punto abbiamo deciso di volare. Così abbiamo capito, guardando il territorio dall’alto, quanto sia bello e quanto sia ferito. Cave, discariche, cumuli di scorie, laghi artificiali. E’ stato importante perché così abbiamo visto quanto veleno c’è. Vogliamo provare a cambiare il sistema a partire anche dalla raccolta porta a porta che ancora non si riesce a fare. Chiediamo bonifiche, che non arrivino più scorie da queste parti e si ripensi all’utilizzo dell’inceneritore” dichiarano le mamme volanti, convinte che cambiare, per garantire un futuro migliore ai propri figli, sia ancora possibile, ma solo grazie all’impegno di tutti.
Il dottor Prandelli, naturalmente, è dalla loro parte e non lo nasconde dichiarando: “parlare di queste cose è un tabù. Intanto qua indirettamente si ammazzano delle persone e si fanno soffrire tante famiglie”.
Unimamme, ormai sappiamo che l‘inquinamento indiscriminato del nostro pianeta è causa di malattie e altri disastri che si potrebbero evitare o attenuare con comportamenti rivolti al rispetto della natura e del nostro territorio. Ne va della salute dei nostri figli, che cosa c’è di più importante?
Fonte: Corriere.it