Unimamme, avete mai pensato a tutte le volte che vi capita di correggere i vostri figli per qualcosa che hanno fatto, per qualche gesto, per qualche mancanza nel comportamento?
Se vi fermate a riflettere un po’ scoprirete che vi capita di notare di più gli atteggiamenti negativi dei vostri figli piuttosto che quelli positivi.
La blogger ed esperta dell’infanzia Sarina Behar Natkin sostiene che se ci focalizzassimo sulle cose che i nostri bambini eseguono bene loro sarebbero più propensi a proseguire con quell’atteggiamento lasciando da parte quelli fastidiosi.
Immaginate di trovarvi al lavoro con il vostro capo che vi sta addosso. Ogni volta che uscite un po’ dal sentiero tracciato lui vi ricorda quello che dovete fare, quando effettuate un errore di battuta loro ve lo fanno notare implacabilmente e così via. Voi sareste motivati a collaborare con lui? Sareste disposti a lavorare sui vostri errori?
Ai bambini, così come agli adulti, non piace essere supervisionati in modo eccessivo, non sopportano di sentirsi controllati e soprattutto di veder costantemente evidenziati i loro difetti.
Quando tutto ciò si verifica i bambini cominciano a pensare di non riuscire a fare niente nel modo giusto. Questa sensazione di scoraggiamento porta i piccoli a cercare di sfidarci, nel tentativo di mantenere la loro dignità e, senza speranza, non vedono alcun motivo per tentare ancora.
Nel corso degli anni Sarina Behar Natkin ha aiutato tanti genitori a fronteggiare le sfide come:
I genitori in questione hanno affrontato questi problemi ignorando temporaneamente la preoccupazione maggiore e concentrandosi invece su quello che andava bene in famiglia.
Il consiglio dell’esperta è quello di provare a non fare commenti negativi per una settimana, una tecnica testata su se stessa.
La donna si è impegnata a mettere per iscritto ciò che le dava fastidio, se queste cose le avessero dato ancora noia alla fine della settimana, ne avrebbe potuto parlare con la famiglia.
Poi ha pensato a come reindirizzare la propria energia in positivo.
Il primo giorno ha notato delle calze da rammendare, poi per tre giorni più nulla.
Al quarto giorno la magia ha cominciato a compiersi e il marito le sembrava presente e impegnato.
Il quinto è addirittura tornato a casa con i fiori.
Entro la fine della settimana erano tornati risate e romanticismo.
Da parte sua anche il marito ha notato un cambiamento e ha dichiarato di essersi sentito più libero.
Entrambi quindi hanno dovuto riconoscere il “potere” della positività“. La chiave di tutto è, secondo l’esperta, avere spazio per essere quello che si è.
Quando lei gli muoveva dei rimproveri lui dirigeva tutte le sue energie nel mantenere la dignità. Quando invece gli è stato lasciato più spazio ha avuto più energie per seguire il sentiero tracciato dalla moglie.
Tutto questo per suggerirvi che quando il vostro piccolo terrà un comportamento fastidioso, ma relativamente innocuo, provate a ignorarlo.
Ricordate sempre che i bambini agiscono meglio quando si sentono meglio. Quando avvertono l’amore e l’attenzione che diretti verso i loro punti di forza allora si sforzeranno di collaborare e continueranno a farlo.
Unimamme e voi cosa ne pensate? Seguirete i consigli di questa esperta per integrare il sistema educativo dei vostri figli?
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