Da qualche decennio a questa parte, molto spesso le coppie si dividono e la strada percorsa dai genitori conseguentemente si separa. A volte questo porta addirittura ad un beneficio psichico sia nucleo familiare sia dei figli, che lontani dalle tensioni della coppia vivono con più serenità il rapporto con mamma e papà. Certo però, che la separazione dei genitori può incidere profondamente sull’ equilibrio dei figli, ed è compito di mamma e papà aiutarli ad attraversare questo momento con serenità.
Ma una nuova ricerca condotta dallo psicologo americano Nicholas Zill, e pubblicata dall’Institute of Families Studies, mette ad esempio in guardia su un aspetto affatto da sottovalutare sull’essere genitori single.
Secondo quanto sostenuto da Zill, per i bambini è più frequente prendere botte o esserne testimoni quando si vive solo con mamma o con papà anziché con entrambi i genitori.
L’analisi sul tasso di violenza domestica all’ interno dei diversi modelli familiari ha difatti mostrato che, su 1000 bambini che hanno fatto esperienza di aggressioni fisiche o verbali tra i genitori o altri individui:
Come vedete lo studio riporta dati che fanno sicuramente riflettere. Si potrebbe infatti pensare che le donne che non si sono mai sposate sono meno esposte a liti violenti con i padri dei loro figli, mentre il numero di bambini che hanno assistito a atti di violenza è comunque elevato. Va però detto che però tali fatti riguardano i successivi compagni della madre e non il padre del bambino.
Ma quali sono le cause? Perché questo accade? Secondo lo studio, tra le motivazioni che possono addurre un genitore single ad essere maggiormente preda di violenza verbale o fisica, o ad aggressività nei confronti o davanti al proprio figlio ci sono:
Assistere a episodi di violenza domestica, sotto forma di aggressioni fisiche ma anche verbali, è altamente stressante per i bambini, mina il rispetto e la stima per i genitori, e apre la strada a futuri problemi a scuola legati alla condotta o ai risultati accademici e spesso ha comporta la ripetizione di un anno scolastico. Inoltre subentra il bisogno di supporto psicologico.
Care Unimamme, se nell’esperienza i risultati di questa ricerca potevano essere supposti, oggi vengono confermati da dati e test specifici. Attenzione allora a non riversare sui figli le nostre tensioni e rancori. Voi cosa ne pensate?
(Fonte: Institute of Family Studies)
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