Donne incredibili, mamme per le quali il “dono della vita” non ha significato esclusivamente un atto di amore, ma anche una scelta da compiere per preservare la vita stessa.
La storia di questa giovane mamma romana, Chiara Corbello Petrillo, sta facendo il giro del mondo, la sua forza ed il suo sorriso riempiono il vuoto della sua precoce scomparsa lasciando un profondo esempio descrivibile in una frase forte ed intrisa di vita: “Siamo nati e non moriremo mai più“.
Chiara e suo marito Enrico sono due ragazzi, entrambi romani. Si incontrano per la prima volta a Medjugorje e poco dopo inizia il loro amore, si fidanzano e nel settembre del 2008 coronano la loro storia con il matrimonio. Dopo pochi mesi Chiara rimane subito incinta, così come avevano desiderato.
Dalle prime ecografie si evince subito che qualcosa non va. Una anacefalia viene diagnosticata dopo poco, una malformazione che non lascia scampo ed alcuna speranza di vita per il feto. Senza alcun tentennamento Enrico e Chiara decidono di portare comunque a termine la gravidanza e di accogliere la piccola Maria Grazia Letizia per il tempo che sarà loro concesso. Vivono tutti e tre insieme per 30 minuti un tempo che, come hanno detto, ha permesso loro di accompagnare la piccola “dalla nascita al cielo“.
Qualche mese dopo, ecco un nuovo dono, un’altra gravidanza, un maschietto, Davide Giovanni. Una felicità immensa ma ferita al settimo mese di gravidanza da una nuova notizia. L’ecografia ha evidenziato delle malformazioni viscerali con assenza degli arti inferiori e incompatibilità con la vita. Così come con Maria, i due giovani hanno voluto accogliere Davide fino al giorno della sua nascita. Poco dopo esser venuto alla luce anche lui è andato in cielo.
Per un’infinita voglia di vita e forti della fede continua in quel dono che di certo gli si sarebbe stato concesso Chiara resta incinta per la terza volta, e decidono di chiamarlo Francesco. Finalmente tutto va per il meglio, gli esami confermano la salute del piccolo. Ma al quinto mese arriva una nuova difficilissima notizia: a Chiara viene diagnosticata una lesione della lingua, dopo un primo intervento, i medici le dicono il peggio, ha un carcinoma infiltrante.
Senza alcun dubbio Chiara ed Enrico scelgono di portare a termine la gravidanza. Cure e chemio rinviate, e Francesco nasce sano.
Chiara, dopo il parto, si sottopone alla terapia, sempre sostenuta dal marito. Chiara ed Enrico restano uniti piu’ che mai e riescono ad affrontare giorno dopo giorno, difficoltà dopo difficoltà, senza mai farsi vincere dal dolore e dallo sconforto.
Dopo circa un anno dalla nascita di Francesco, Chiara però muore, vinta dal male che non le ha dato scampo: è il 13 giugno 2012.
Un video su Youtube fa il giro del web (solo in un giorno oltre 500 mila visualizzazioni) ed immortala il racconto di questa storia terribile, dolorosa ed allo stesso tempo piena di speranza che ha come protagonista questa coppia e una mamma e donna forte e con il sorriso e la fede nell’anima.
Ecco un passo del video in cui Chiara si racconta, ve lo proponiamo per farvi comprendere dalle sue stesse parole in che modo abbia trovato la forza di affrontare ciò che la vita le ha riservato:
“Il Signore ha sempre qualcosa di diverso per noi. Non tutto va come noi pensiamo. Avevo visto con la dottoressa, attraverso l’ecografia, che la scatola cranica della nostra bambina non si era formata. Anche se lei si muoveva perfettamente, per lei non c’erano possibilità. Io non me la sentivo proprio di andare contro di lei, mi sentivo di sostenerla come potevo, e non di sostituirmi alla sua vita. Ora non sapevo come dirlo a mio marito. Ho passato una notte terribile, e ho detto: «Signore, mi vuoi donare questa cosa, ma perché non me lo hai fatto scoprire insieme a mio marito? Perché mi chiedi di dirglielo?». A quel punto ho pensato alla Madonna, che anche a lei il Signore aveva donato un figlio e gli aveva chiesto di annunciarlo a suo marito. Anche a lei il Signore aveva donato un figlio che non era per lei, che sarebbe morto e lei avrebbe dovuto vedere morire sotto la croce. Questa cosa mi ha fatto riflettere sul fatto che forse non potevo pretendere di capire tutto e subito, e forse il Signore aveva un progetto che io non riuscivo a comprendere. Ma già avviene il primo miracolo: il momento in cui lo dico a Enrico è stato un momento indimenticabile. Mi ha abbracciato e mi ha detto: «E’ nostra figlia e la terremo così com’è». Nonostante tutto è stata una gravidanza stupenda, in cui abbiamo potuto apprezzare ogni singolo giorno, ogni piccolo calcio di Maria è stato un dono. Il figlio dona la vita alla madre… Il parto è stato naturale, veloce e indolore. Il momento in cui l’ho vista è un momento che non dimenticherò mai. Ho capito che eravamo legati per la vita. L’abbiamo battezzata, ed è stato il dono più grande che il Signore potesse farci“.
Dopo la morte della moglie Enrico inizia a testimoniare la vita di Chiara, a raccontare la sua storia, il suo “si” al Signore, perchè di questo si è trattato: Chiara ha accettato tutto ciò che le è arrivato, ed in questo è stata sostenuta e appoggiata dal marito, dalla famiglia e dai tanti amici.
Segue inoltre un video in cui Enrico, il marito, ospite della trasmissione “Sulla via di Damasco” di RaiDue, parla di Chiara, della persona che era e della persona che è oggi, di ciò che rappresenta per tantissime persone che giorno dopo giorno stanno conoscendo la sua storia, la storia di una mamma che ha fondato tutto sull’amore incondizionato, che ha deciso di vivere senza paura, e che è morta “felice“. Impossibile direte in molti, ma se sentite la storia tutta vi ricrederete.
Care Unimamme, vi abbiamo più volte raccontato storie di madri coraggiose e di genitori che hanno accettato la vita, così come veniva, ma questa di Chiara ci ha toccato in modo particolare. Non sappiamo quante avrebbero fatto la stessa scelta, ma nessuno può negare che questa mamma, e in generale, questi genitori abbiamo amato i figli come pochi altri.
Vi lasciamo con un passo della lettera scritta da Chiara al figlio Francesco:
“Lo scopo della nostra vita è amare ed essere sempre pronti ad imparare ad amare gli altri come solo Dio può insegnarti. […] Qualsiasi cosa farai avrà senso solo se la vedrai in funzione della vita eterna. Se starai amando veramente te ne accorgerai dal fatto che nulla ti appartiene veramente perché tutto è un dono.“.
(Fonte: ChiaraCorbelloPetrillo/Tempi)
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