Quando un bambino nasce lascia un intorno protetto per entrare in un mondo dove viene a contatto con una innumerevole quantità di stimoli sensoriali.Vi abbiamo parlato di come si sviluppano i sensi nel neonato, ma per poter sopravvivere a questo cambiamento un bebè dispone anche di un insieme di riflessi arcaici e primari, chiamati riflessi neonatali, la loro risposta e protezione al nuovo che li circonda.
Questi riflessi si estinguono completamente entro i 6-12 mesi di vita ma la loro presenza è indispensabile per la sopravvivenza del nascituro e per la sua vita:
- relazionale
- sensoriale
- affettiva
In generale sappiamo che i riflessi sono dei movimenti involontari. Alcuni di questi sono spontanei e fanno parte delle normali attività del neonato, altri invece rappresentano la risposta a determinate sollecitazioni. Ecco quali sono i riflessi specifici di questo momento della vita di un nascituro.
I principali riflessi neonatali: impariamo a riconoscerli
Ecco una panoramica dei principali riflessi del bebè, scopriamo come si manifestano e da cosa proteggono il bebè:
Riflesso di orientamento. Si provoca sfiorando o toccando l’angolo della bocca del neonato. In questo caso il bimbo gira la testa e apre la bocca per avvicinarsi allo stimolo. E’ un riflesso che aiuta il neonato a trovare il seno, un istinto a trovare il nutrimento.
Riflesso di suzione. Quando il seno o il biberon toccano il palato il neonato inizia a succhiare. Anche questo è un riflesso. I piccoli nati prematuramente possono avere una suzione debole o immatura, questo perché sono nati prima che questo riflesso si sia potuto sviluppare completamente. Anche portarsi la mano alla bocca succhiarsi la mano o le dita è un riflesso.
Riflesso di Moro. E’ la risposta di un neonato allo spavento. Può essere provocato da un suono o un movimento improvviso, in questo caso il neonato porta indietro la testa, allarga le braccia e le gambe e quindi torna a richiuderle compiendo un movimento simile ad un abbraccio. A volte a provocare lo spavento può essere il suo stesso pianto così provoca il riflesso. Il riflesso di Moro dura fino a circa i 5-6 mesi di vita.
Riflesso di prensione. Se tocchiamo il palmo della mano del neonato le dita si chiudono come ad afferrare e prendere la cosa che ha provocato lo stimolo. Questo riflesso dura solo un paio di mesi.
Riflesso di Babinski. Toccando con fermezza la pianta del piede del bambino l’alluce si sposta verso il dorso del piede e le altre dita si allargano. Questo riflesso è normale anche fino ai 2 anni.
Riflesso della marcia. Tenendo il neonato sollevato con i piedi appoggiati su una superficie noterete che il piccolo muove le gambe come per fare dei passi. Anche questo rappresenta un riflesso.
Riflesso tonico asimmetrico cervicale detto anche riflesso tonico del collo. Quando il bambino si trova in posizione supina se il capo viene ruotato a destra il bambino distende l’arto superiore destro e flette il controlaterale, ; viceversa se il capo viene ruotato a sinistra. L’acquisizione di questa capacità motoria è necessaria perché si creino le basi per il passaggio a movimenti più complessi come il passaggio alla posizione a carponi.
Riflesso spinale di Galant, viene anche definito riflesso della colonna vertebrale. Si manifesta attraverso l’incurvamento laterale del tronco, quando viene stimolazione nella parte della schiena dorso-lombare.
I pediatri, durante le prime visite, testano questi riflessi perchè può servire a comprendere la situazione del sistema nervoso del neonato.
Care Unimamme, avete riconosciuto questi movimenti “tipici” e inconsci del neonato? Ne conoscevate la funzione?