Unimamme, si parla spesso di cosa possono fare le mamme per migliorare lo sviluppo del linguaggio dei bambini dimenticando che a volte non è per trascuratezza che i genitori non si dedicano abbastanza a questo aspetto della crescita dei figli, ma per mancanza di strumenti.
Però là dove il singolo non arriva da solo, la società può e deve allungare una mano in suo aiuto come sta accadendo nel New England, dove il sindaco di Providence ha lanciato una curiosa iniziativa: Providence Talk con lo scopo di:
utilizzando l'”arma” della parola.
Il Providence Talk trae ispirazione da uno studio compiuto in America negli anni Ottanta. Due psicologi infantili dell’Università del Kansas provarono a osservare come i genitori appartenenti a classi sociali diverse parlavano ai figli:
L’esperimento si è svolto in questo modo:
Dai dati, comprensivi di 1300 ore di conversazione è emerso che:
Purtroppo è stato riscontrato un bel divario sociale tra persone più abbienti e meno, dal momento che a 4 anni i bambini più poveri avevano sentito 30 milioni di parole in meno rispetto ai coetanei di diversa estrazione.
Il lessico delle famiglie più abbienti infatti è:
Purtroppo, come molto problemi sociali, questo dettaglio, con l’andare del tempo, assume distanze praticamente incolmabili una volta arrivati alle scuole superiori.
Cogliendo l’opportunità di un concorso finanziato dall’allora sindaco di New York Bloomberg, nel 2012 il sindaco Taveras prova a proporre la sua idea per incoraggiare i genitori delle classi disagiate a parlare di più coi loro figli, nel maternese, tipico delle mamme con bimbi piccoli.
Due anni dopo, nel 2014, il progetto finalmente parte ed ecco come funziona:
Il progetto, nel frattempo sta andando avanti con successo e nel 2016 dovrebbero essere addirittura 2 mila le famiglie coinvolte. E se c’è qualcuno che lo critica ritenendolo troppo paternalistico o incline a omologare tutti alla parlata della classe media, le persone che ne usufruiscono ne traggono giovamento.
Poter guardare e commentare insieme dati oggettivi aiuta le famiglie ad essere rassicurate e ad avere una miglior percezione dei progressi, senza però venir giudicati.
Unimamme, voi cosa ne pensate di questa iniziativa?
Dopotutto non deve essere sempre solo la scuola a favorire lo sviluppo del lessico dei piccoli, le famiglie possono fare tanto e il progetto statunitense lo dimostra. E voi parlate tanto coi vostri piccini di pochi mesi?
Dite la vostra se vi va.
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